La mia vita non è che un istante, un’ora passeggera.
La mia vita è solo un giorno che si dilegua e che fugge.
Tu lo sai, o mio Dio! per amarti sulla terra
Non ho altro che l’oggi!…

*

Il tenero fiore che sta per schiudersi,
attende dall’alto un prezioso balsamo
al risveglio di una nuova aurora,
quando si vedono i primi raggi del sole.
E’ la benefica rugiada del mattino,
tutta piena di dolce freschezza,
che produce la linfa abbondante
che schiude in fresco fiore il bocciolo.

Questo fiore, appena schiuso, sei tu, Gesù.
Al tuo primo risveglio ti contemplo.
Sei tu, Gesù, la meravigliosa rosa,
il grazioso bocciolo fresco e diventato rosso.
Sono le braccia pure della tua cara Madre,
che formano la tua culla e il tuo trono regale.
E il seno di Maria è il tuo sole,
e il suo latte verginale la tua rugiada!…

*

Se a volte l’amara sofferenza
venisse a visitare il tuo cuore,
cambiala in gioia!
Soffrire per Dio… che dolcezza!…
Allora le tenerezze divine
ben presto ti faranno dimenticare
che hai camminato sulle spine.
Crederesti piuttosto di volare…

*

Vivere d’amore significa custodirti,
Verbo incarnato, Parola del mio Dio,
Gesù divino, tu lo sai ch’io ti amo.
Lo Spirito d’Amore m’incendia del suo fuoco!
Amando te, attiro il Padre e il mio debole cuore
lo trattiene per sempre.
O Trinità, tu sei prigioniera
del mio Amore!…

*

Tu, che con la tua mano sostieni il mondo
e hai piantato le profonde foreste,
rendendoli fecondi con un solo sguardo,
tu mi segui con uno sguardo d’amore
sempre.

E’ mio il tuo cuore, il tuo Volto adorato,
il tuo dolce sguardo che mi ha ferito.
Ho il bacio delle tue sante labbra.
Ti amo, e non voglio niente di più,
mio Gesù.

*

Mia gioia è restar piccola.
Così, anche se cado sul cammino,
posso presto rialzarmi
e Gesù mi dà la mano.
Allora, ricolmando di carezze,
gli dico che egli è il mio tutto.
E se egli si sottrae alla mia fede,
raddoppio le tenerezze.

Se talvolta verso lacrime,
è mia gioia nasconderle.
Come affascina la sofferenza,
quando si sa coprirla di fiori!
Ben volentieri voglio soffrire senza dirlo,
perché Gesù sia consolato!
Mia gioia è vederlo sorridere,
mentre il mio cuore si sente esiliato…

*

Sola mia Patria è il tuo Volto;
è il mio regno d’amore,
mio prato sorridente,
mio dolce sole di tutti i giorni.
E’ il giglio della valle
che con il suo misterioso profumo
consola la mia anima esiliata
e le fa godere la pace dei cieli.

(da “Le mie poesie”, traduzione di Suor Giovanna della Croce, Mimep-Docete, Padri Carmelitani, 2000).

Santa Teresa di Lisieux , al secolo Teresa Martin, nasce ad Alençon nel 1873 in una famiglia di grande armonia e di fervente religiosità.

Con gli anni cresce il suo desiderio di abbracciare la vita contemplativa: ancora giovanissima, entra al Carmelo di Lisieux dove pronuncia i voti nel 1890 con il nome di Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo.

La “piccola via” di Teresa

Da questo momento in poi, tutti gli sforzi di Teresa si concentrano sulla sequela del cammino di perfezione della grande Santa Teresa d’Avila, madre fondatrice dell’Ordine. La religiosità carmelitana si fonde con la sua spiritualità semplice e spontanea, dando forma alla “piccola via” dell’amore ardente e della totale fedeltà a Cristo.

Ne risulta un modello di santità accessibile a tutti, perché incentrato non sul possesso di doni eccezionali, ma sulla pratica delle virtù cristiane nella vita di ogni giorno. In questa “piccola via”, anche le cose più ordinarie del quotidiano, dal gesto gentile alla sofferenza vissuta con dignità, diventano offerta d’amore a Cristo per la salvezza delle anime.

Santa e Dottore della Chiesa

Teresa muore di tubercolosi nel 1897, ad appena 24 anni. Beatificata nel 1923 da papa Pio XI, viene canonizzata dallo stesso pontefice il 17 maggio 1925. Nel 1997 papa Giovanni Paolo II la proclama Dottore della Chiesa.

Santa Teresa di Lisieux ci ha lasciato una grande quantità di scritti fra preghiere, lettere, opere teatrali e poesie. La sua opera più celebre però resta l’autobiografia Storia di un’anima: massima espressione della sua “piccola via”, il libro è annoverato ormai fra i classici della spiritualità di tutti i tempi.

Donatella Pezzino

Nell’immagine: Santa Teresa di Lisieux (da Pinterest)