
Émile Édouard Charles Antoine Zola (Parigi, 2 aprile 1840 – Parigi, 29 settembre 1902) foto Wikipedia
Emile Zola (1840-1902) è stato uno scrittore francese, considerato uno dei padri del naturalismo letterario, un movimento che cercava di rappresentare la realtà sociale in modo oggettivo, senza idealizzazioni o romanticismi.
Zola raggiunse il successo nel 1877 con la pubblicazione di “L’Assommoir”, un romanzo che descriveva la vita degli operai e delle classi più povere della società parigina dell’epoca. Il libro fu un successo di pubblico e di critica, e contribuì a dare inizio alla carriera letteraria di Zola come scrittore impegnato nelle tematiche sociali e politiche.
Negli anni successivi, Zola pubblicò altre opere importanti come “Nana”, “Germinal” e “La terza età”, che affrontavano temi come la povertà, l’oppressione, l’ingiustizia sociale e la corruzione politica. Le sue opere erano caratterizzate da un forte realismo e da una critica acuta nei confronti della società e del potere costituito.
Zola è stato anche un attivista politico e un sostenitore del movimento socialista, e ha usato la sua influenza e la sua posizione per difendere la giustizia sociale e i diritti degli oppressi. Nel 1898, Zola pubblicò il celebre articolo “J’accuse”, in cui denunciava il governo francese per la condanna ingiusta di Alfred Dreyfus, un ufficiale dell’esercito francese di origine ebraica, accusato di spionaggio.
L’articolo di Zola ebbe un grande impatto sulla società francese e sulla politica dell’epoca, e portò alla riapertura del processo di Dreyfus e alla sua successiva assoluzione.
Emile Zola è stato uno scrittore impegnato, che ha dedicato la sua vita alla lotta per la giustizia sociale e alla difesa dei diritti degli oppressi. La sua influenza sulla letteratura francese e sulla cultura europea in generale è stata enorme, e le sue opere continuano a essere studiate e apprezzate in tutto il mondo.