
FUOCHI DI S. ANTONIO
Fiamme nella sera del mio nome
sento ardere in riva
a un mare asciutto –
e lungo i porti divampare roghi
di vecchie cose,
d’alghe e di barche
naufragate.
E in me nulla che possa
essere arso,
ma ogni ora di mia vita
ancora – con il suo peso indistruttibile
presente –
nel cuore spento della notte
mi segue.
ANTONIA POZZI
Antonia scrisse questa lirica il 17 gennaio 1935: aveva 23 anni. Sono due strofe, di sette versi ciascuna. Ho contato: 2 endecasillabi, 3 settenari, 4 quinari, 2 novenari, 1 doppio settenario, 2 ternari. Nel giorno del suo onomastico, la poetessa descrive un paesaggio allucinato e visionario: le fiamme che bruciano in riva a un mare asciutto, lungo i porti i roghi di cose vecchie, alghe e barche naufragate. Nella sua anima non c’è nulla che possa essere arso, ma ogni ora della sua vita la segue, con il suo peso, nel buio della notte.