
RECENSIONE:
Commedia dell’arte e metateatro si fondono in un tutt’uno nel Romeo e Giulietta portato sulle scene per la prima volta nel 2015 dalla Compagnia Stivalaccio Teatro che continua a riproporla periodicamente con fortuna e che è arrivata ieri sera al Teatro San Babila. Protagonisti sono il veneto Giulio Pasquati e il toscano Girolamo Salimbeni, due saltimbanchi squattrinati ridotti a vendere pomate ed elisir, che un giorno ricevono una lettera dal Doge con la quale vengono incaricati di rappresentare, dietro compenso di diecimila scudi d’argento, uno spettacolo in onore del Principe Enrico III di Valois che trascorrerà una notte a Venezia prima di recarsi in Francia per l’incoronazione a Re. L’opera scelta è Romeo e Giulietta di Shakespeare. Nel poco tempo necessario per la preparazione della messa in scena dovranno cercare anche una donna che possa ricoprire il ruolo di Giulietta. Girolamo la trova in Veronica Franco, una cortigiana in cui si è imbattuto, e la convince a recitare rivestendo quel ruolo. Da quel momento iniziano le prove dove i tre devono indossare anche i panni degli altri personaggi del dramma ed è quello che costituisce la parte più corposa dell’intera pièce dove alle azioni preparate seguendo il copione shakespeariano, che viene ridotto a mero canovaccio, si aggiungono le improvvisazioni che si svolgono anche in platea coinvolgendo il pubblico, secondo lo stile del metateatro. E in questo i tre attori, Anna De Franceschi (Veronica Franco), Michele Mori (Girolamo Salimbeni) e Marco Zoppello (Giulio Pasquati) riescono magnificamente dimostrando prontezza ed enorme inventiva. In tal senso, a titolo di esempio, uno dei momenti di maggior rilievo e suscitatore di grande ilarità è quello in cui gli spettatori sono chiamati a indicare cinque parole che poi dovranno essere inserite durante altrettanti spazi recitativi. I tre sono bravissimi nelle esposizioni verbali rese in quattro dialetti e nel mostrare tempismo e rilevanti doti atletiche nei movimenti. Non mancano molteplici riferimenti a fatti e personaggi del passato e attuali, alcuni fissi, come i primi versi del monologo “essere o non essere” dell’Amleto di Shakespeare citato da Anna De Franceschi, altri che possono essere modificati di sera in sera in base alle reazioni e ai suggerimenti più o meno volontari del pubblico. La “parola d’ordine” di Stivalaccio Teatro è la caratteristica propria della Commedia dell’Arte fatta di comicità e d’improvvisazione con modalità rapportate ai tempi nostri. La Compagnia nel suo assunto dichiara infatti: “Crediamo nello stupore, nell’artigianato, negli oggetti che si trasformano , nella parola che diventa corpo e nel corpo che parla. Evviva il riso, quello sano che evoca e abbatte i muri e ci permette di essere un poco naif. Un teatro popolare e popolato di persone, di idee, di luci, di sguardi e di storie da raccontare”

(Carlo Tomeo)
12-13 maggio ore 20
14 maggio ore 15
STIVALACCIO TEATRO
Romeo e Giulietta
l’amore è saltimbanco
soggetto originale e regia Marco Zoppello
con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello
scenografia Alberto Nonnato
costumi Antonia Munaretti
maschere Roberto Maria Macchi
duelli Giorgio Sgaravatto
consulenza musicale Veronica Canale
produzione StivalaccioTeatro / Teatro Stabile del Veneto
foto Katia Bonaventura
Spettacolo Vincitore del contest #Socialive di Agis
in collaborazione con Facebook
BIGLIETTI
Intero: € 20
Under 30-Over 65: € 15
Biglietteria
02 46513734 – dal martedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 18 e un’ora prima dello spettacolo
Teatro San Babila
Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano
info@teatrosanbabilamilano.it