Sì, perché fu più tardi e all’improvviso che, nonostante gli anni trascorsi a fare del nostro meglio, lui per le sue grandi missioni che ormai non gli concedevano più tempo né spazio, e io per cercare di rendere migliori i nostri bei momenti insieme, tutto accadde in meno d’un fugace battito d’ali, senza che nessuno potesse far nulla per impedirlo.


Mille continue domande senza mai fine, conclusioni incerte, vacillanti e soprattutto dubbi inutili.


Una nuova missione finita male?
Una difficile partita persa che l’aveva lasciato senza speranza alcuna?
Una scelta sbagliata che l’aveva costretto alla disperata fuga?
La costante preoccupazione di essere definitivamente scoperto, messo a nudo, braccato, senza più via di scampo?
Un errore fatale che aveva ripetuto e che l’aveva definitivamente messo con le spalle al muro?

_continua_

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