Ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata partenza immediata di Colonna Mobile provinciale per portare aiuto alla popolazione dell’Emilia Romagna, per un paio di pneumatici vetusti di un carrello motopompe che non avevamo potuto sostituire per mancanza di fondi. Solo dopo una settimana siamo riusciti a partire alla volta di Folri-Cesana.

Nel mese di Gennaio le OO.SS dei Vigili del Fuoco hanno incontrato da prima il Prefetto di Alessandria, appena insediato, i rappresentati politici di maggioranza eletti nell’alessandrino presenti oggi in Parlamento, il Presidente della provincia di Alessandria e i Sindaci ove sono presenti le sedi VVF sul territorio, rappresentando le innumerevoli problematiche legate ai lavoratori e lavoratrici del Comando e le difficoltà economiche che si riversano a tutti gli effetti sul soccorso.

Contestualmente a questo percorso politico, come Sindacati abbiamo chiesto, tramite opportune e mirate richieste di accesso agli atti amministrativi del Comando VVF, l’acquisizione di una serie di documenti per meglio comprendere la situazione economica per la gestione dei dispositivo di soccorso locale. Fondi per la riparazione degli automezzi di soccorso, risorse economiche per l’acquisto del carburante per gli automezzi, soldi per l’acquisto e la sostituzione dei dispositivi di protezione individuale da fornire ai Lavoratori della categoria, ed altro. E’ stato un lungo percorso ma necessario per avere la certezza documentata che le risorse economiche per la gestione del dispositivo di soccorso,ci sono ma NON vengono ripartite, a nostro avviso in modo equo all’interno della nostra Regione.

Non solo attraverso l’accesso agli atti ma anche grazie alle attuali norme sulla trasparenza abbiamo potuto constatare tramite dei portali intranet dedicati, che i Vigili del Fuoco di Alessandria nonostante siamo la seconda realtà per importanza del Piemonte, sia come numero di sedi permanenti presenti dislocate sul territorio, sia come numero di interventi di soccorso svolti durante l’anno che come realtà industriali (aziende ad alto rischio, cantiere del Terzo Valico, ecc), veniamo penalizzati rispetto alla realtà di Cuneo, provincia molto più grande di quella alessandrina, ma con un numero inferiore di interventi.

Partendo da questi dati oggettivi ci siamo resi contro che la ri-distribuzuine delle risorse non avviene tenendo conto anche di questo importante dato. Appare ovvio che se svolgiamo un numero maggiore di interventi rispetto ad altri consumeremo un quantitativo di carburante maggiore, avremo una maggior usura dei mezzi e delle attrezzature e inevitabilmente necessitiamo di maggiori risorse per la manutenzione e revisioni degli automezzi e delle attrezzature.

FP CGIL VVFCONFSALUILPA VVFCONAPO