
GIUSY, di
Maura Mantellino
Giusy,
Ti ricordo sempre con molto affetto: piccola, fragile donna con un cuore ancora giovane, nonostante le tue centouno primavere. La tua risata argentina ha riempito le mie giornate. Sei una piccola, grande donna, hai conosciuto la guerra e il dolore ma i tuoi ricordi e i tuoi racconti hanno la lievità di una farfalla e sono liberi da qualsiasi angustia; hai vissuto la tua vita con amore e coraggio e la tua innata saggezza ha saputo sempre dare le giuste risposte. Hai portato gioia, tenerezza, allegria nel tuo piccolo mondo.
Oggi è il tuo compleanno e purtroppo siamo lontane, ma so che lo festeggerai con il solito sorriso sbarazzino. Tua figlia Paola mi racconta che, spesso di notte, ti trova vicino alla finestra e ti sente chiacchierare con la luna e le stelle come fossero tue sorelle.
Paola mi dice che le chiedi di uscire in bicicletta come un tempo quando pedalando passavi per le strade del paese. Poi appena tornata a casa le raccontavi che per strada eri passata in mezzo a uno stormo di passerotti o avevi incontrato un piccolo pettirosso. Sei sempre stata amante della natura e durante le tue scorribande in inverno raccoglievi enormi mazzi di bucaneve.
Mi manchi, mi mancano le tue storie, soprattutto la bellissima avventura, in un giorno di marzo, quando un contadino di un paesino sperduto ti mostrò un agnellino nato da poco. Lo prendesti in braccio e non dava l’impressione di aver paura di te, anzi spingeva la testina nera contro il tuo petto. Ti auguro ancora cento di queste primavere e ti mando un bacio. Buon compleanno!
Con affetto, Maura.