ITACA

Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna a quell’approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all’isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca t’ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.

E se la ritrovi povera, Itaca non t’ha illuso.
Reduce così saggio, così esperto,
avrai capito che vuol dire un’Itaca.

COSTANTINO KAVAFIS (trad. Filippo Maria Pontani)

Di questo capolavoro, segnalatomi dall’amica Lucia Mariani, ho tralasciato le prime due strofe, perché fb non tollera le poesie lunghe. Però la parte finale è la più importante, perché conclude il discorso, e spiega il significato della lirica. Il lungo viaggio di Ulisse nel Mediterraneo è la metafora (o forse l’allegoria) della vita. Tutti dobbiamo nutrire un sogno, una meta; se non li abbiamo, siamo come morti. Però durante il viaggio è necessaria la pace nel cuore, dopo l’esuberanza euforia della giovinezza, rimanendo giovani dentro: altrimenti non troveremo nessuna Itaca e nessuna Penelope ad attenderci. Itaca potrebbe anche deluderti, ma resterà la soddisfazione di non averla cercata invano (ho utilizzato osservazioni di Emanuele Marcuccio).