Roma 4 ottobre 2022

Giovanni Ciao

“In tanti anni di onorata professione
ancora sto cercando la giusta terapia
per l’ipocrisia, per la carenza di compassione
E per tutti quegli strani effetti avversi
di un’altra endovena di questo nostro folle amore” Giovanni Ciao

dottor Giovanni Ciao

Sono un medico. Ma non solo. Ho bisogno di esprimermi e condividere il mio sentire. Mi fa stare bene. Giovanni Ciao

“Hai sbagliato tutto, uomo
Potrai fiaccarle i fianchi
Rasarle il capo
Privarla del piacere
Potrai toglierle il tempo
Potrai imporle un dio
e la forza del tuo pugno
Ma hai sbagliato tutto, credimi
Perché le hai lasciato gli occhi
Per piangere
Per soffrire
Per sorridere
Per arrossire
Per gioire
Per amare, ancora
Potrai renderla schiava, uomo
Ma non potrai strapparle via la libertà
di farsi guardare dentro l’animo”


© ✒ Giovanni Ciao

Io mi innamoro delle parole, sono loro che giungono a me, io allora mi lascio avvolgere dalla loro magia. Cosi che ho incontrato lo scrittore Giovanni Ciao, medico nefrologo, che cura il corpo e l’anima. Le parole delle sue poesie brillano di luce propria, lui stesso dice”scrivo poesie non per vivere, ma per sopravvivere” Scritti nati da esperienze di vita molto forti a cui ci si aggrappa come fulcro per raggiungere un certo equilibrio
Sono versi intensi, intrinsechi, che si aggrappano all’anima, che si arrampicano, cercando vette più alte, più difficili, perchè se ne va della nostra vita. Tutto ciò Giovanni Ciao lo capisce benissimo, lui che sull’altalena della vita ci sta in prima persona, in un alternarsi tra la vita e la morte, che, lui , spesso, per via del suo lavoro, accompagna. Cosa è la vita? Noi siamo in questa terra provvisori, vicini o distanti alla morte. Spesso la sfioriamo e neanche ne siamo consci. Giovanni un uomo, un medico, uno scrittore, figure ugualmente intense ed innamorate, in una fusione superba, lui innamorato dell’amore, di cui scrive intensamente, con passione.
Nelle sue poesie d’amore, ci si sofferma particolarmente, perchè non sono solo ispirate, ma dedicate ad una donna, cioè sua moglie Paola. Padre, marito, medico amorevole, amante della lirica che canta con la stessa intensità della sua vita.
In un mondo come questo potremmo pensare che sia una figura aliena, eh no! In questo caso siamo noi, gli alieni! Coltivare i rapporti dovrebbe essere compito di ciascuno di noi, un impegno gravoso, ma che ci ripaga circondandoci di amore. L’amore non si dice, l’amore si fa e Giovanni Ciao, lo coltiva con i pazienti, con la famiglia, con ogni persona. Un mito? Sicuramente lo è, nell’aridità dei sentimenti lui è l’oasi, il sollievo con l’esempio della sua vita, con le azioni e con i suoi versi. Leggere Giovanni Ciao ti arricchisce dentro, lui è l’amico che vorresti avere vicino, che vorresti ascoltare, in questo caso che devi leggere, leggere per capire quanto sia profondo. Una intensità, una profondità che sicuramente è frutto del suo lavoro, ma di lui, persona estremamente sensibile, che ha conservato la sua umanità, che non ha fatto del suo lavoro un abitudine, ma un esperienza metafisica. Molti medici dimenticano l’umanità, freddi, distanti, poco disponibili, arroganti, bruschi, in malattie che invece ne hanno bisogno di tanta, tanta umanità. Lui l’umanità non la dimentica, la scrive, la vive, la dona. Cosa dire ancora di questo scrittore straordinario? Leggetelo, amate ciò che scrive, ciò che dona a tutti noi, in un mondo cosi ostile, desertificato di sentimenti, di emozioni.

“È quando tutto d’intorno

ti diventa buio

che la fiammella di una candela

riesce ad abbagliarti”

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© Giovanni Ciao

(Ph. Giovanni Ciao)

Foto di Giovanni Ciao


GIOVANNI CIAO
Nato a Pescara(1960) da genitori assolutamente meridionali; da loro ha imparato ad apprezzare la
spontaneità del carattere siciliano e la vivacità del pensiero campano. È comunque sempre vissuto
a Perugia.
Medico di professione (nefrologo) ha provato sulla propria pelle la sofferenza umana. Nonostante
la formazione scientifica ha da sempre amato la letteratura classica.

Le visite, al tempo del Covid

(Memorie di un medico di campagna)

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“Un mio paziente, un mio caro amico, l’altro giorno è venuto in ospedale, alla visita di controllo.

Si è parlato di tutto, meno che di salute.

Lui ha la passione per la fotografia.

Ma più che altro per la vita.

Mi dice che legge con piacere i miei scritti.

Lui le chiama “poesie”…

Mi dice:

“Posso chiederti una cosa? Puoi anche non rispondermi”

“Dimmi”

“Leggo sempre con interesse ciò che scrivi, ma… dì la verità: ma è proprio vero che hai trovato l’amore della tua vita?”

Io lo guardo e sorrido dietro la mascherina.

Lui mi guarda gli occhi e annuisce.

Ci si appannano gli occhiali.

E gli occhi”

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©️✒Giovanni Ciao


Ha pubblicato tre raccolte poetiche, con Bertoni Editore, Perugia.
La prima, “Appunti di vita”, del 2017 racconta attraverso la poesia l’attenzione alla famiglia, alla
natura e alle piccole cose quotidiane, sentimenti così fortemente trasmessi dai suoi genitori. Si tratta
di una sorta di album fotografico, dove sono presenti non scatti, ma poesie di ciò che circonda
l’Autore, con chiari richiami al suo spirito mediterraneo

“Amo, la notte

guardare da quassù

il rumore del mondo

Mi sembra essere così distante

E ascoltare solo il battere

dei nostri cuori mi ripaga

del dover riscendere

domani

tra il silenzio della gente”

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© Giovanni Ciao

(Art. Pascal Campion)


La seconda pubblicazione “E canterò di te”, 2020 raccoglie poesie dedicate alla Donna. Donne,
madri, figlie, compagne…l’esaltazione della femminilità. In questa raccolta l’Autore pone su un
amorevole piedistallo la Donna nel suo universale valore, con particolare attenzione alle donne che
più gli sono quotidianamente accanto.
La terza raccolta si intitola “Giorni alla finestra”, sempre edito da Bertoni, 2022, a cura del Gruppo
Letterario “Women@work”. La narrazione assume l’aspetto di un diario che si dipana in un anno di
segregazione in corso della recente pandemia. Giorni vissuti per lo più dietro i vetri delle finestre,
guardando con ansia ciò che là fuori si viveva. Un ritrovarsi in spazi domestici, a volte angusti, ma
per l’Autore sempre fortemente amati.
Ha partecipato alle antologie “Donne che parlano agli uomini. Uomini che parlano alle donne” – ed.
La casa degli Artisti – Quaderni; “Inno all’amore” – Bertoni Editore.
L’Autore asserisce spesso: “…scrivo poesie non per vivere, ma per sopravvivere…”

“Ho sempre avuto un debole

per le timide fossette del tuo sorriso

per quelle amabili rughe sopra il tuo labbro

per le pudìche borse sotto i tuoi occhi

Mi cantano della tua allegria

Mi dicono dei nostri baci

Mi raccontano delle tue lacrime”

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© Giovanni Ciao

(Art. Ikenaga Yasunari)

“Quello che ad agosto temi di pensare

e che settembre inizia piano piano a fartelo apprezzare

giunge sommesso quest’altro ottobre

Che tra nebbie discrete e le dismesse foglie

con educato garbo te lo farà per sempre amare”

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©️✒Giovanni Ciao

foto di Antonella Marzano

https://www.facebook.com/diGiovanniCiao La pagina di poesie di Giovanni Ciao

Articolo di Marina Donnarumma Iris G. DM