Una nuova energia sta attraversando i campi da tennis: cosa resta della tradizione e cosa sta cambiando davvero?
Pier Carlo Lava
Il tennis professionistico sta vivendo un’evoluzione silenziosa ma evidente: il comportamento del pubblico. Da sport dove il silenzio era quasi sacro, si sta progressivamente trasformando in un palcoscenico più vibrante, dinamico, vicino allo stile degli sport con un tifo di massa come il calcio.
Per decenni, la cultura tennistica ha imposto rigore: nessun rumore durante lo scambio, compostezza, applausi solo a punto concluso. Una sorta di “etichetta occidentale” che distingueva il tennis da altri sport. Eppure, negli ultimi anni — complici stadi più grandi, tornei più spettacolarizzati e un pubblico più variegato — qualcosa sta cambiando.
Il tifo sta diventando più caldo, più coinvolto, più spontaneo.
Alcuni grandi tornei hanno registrato negli ultimi anni un aumento significativo non solo di pubblico, ma anche di comportamenti tipici delle curve calcistiche: cori, applausi ritmati, rumore costante nei cambi campo, e perfino qualche eccesso di tifo che ha spinto gli organizzatori a intervenire.
In tornei come Australian Open, US Open e Roland Garros si è notato un cambiamento: il tennis sta diventando show, e con lo show arrivano nuove forme di partecipazione, non sempre gradite ai giocatori.
Perché accade?
- I tornei sono oggi eventi globali, con un pubblico che non è più solo appassionato “puro”, ma anche visitatore occasionale in cerca di emozioni.
- La logica dell’intrattenimento spinge verso un’atmosfera più viva, meno austera.
- Le nuove generazioni sono abituate a uno sport partecipato, non a uno sport contemplato.
- Gli stadi moderni favoriscono un clima più “corrente”, con aree fan, musica, luci, maxi-schermi.
Il tennis diventerà come il calcio?
In parte sì, ma non completamente. Il tennis non può permettersi un clima di rumore costante durante il gioco, perché:
- la concentrazione degli atleti è essenziale;
- il campo è piccolo e ogni distrazione pesa;
- gli organizzatori hanno interesse a mantenere una certa “identità” tradizionale.
Si va quindi verso un modello ibrido:
- più partecipazione del pubblico,
- più atmosfera,
- più libertà nei momenti morti,
ma con un limite invalicabile: il rispetto del silenzio durante lo scambio.
Alcuni tornei hanno già introdotto norme più rigide sull’alcol e sul comportamento degli spettatori, proprio per evitare che il tennis si trasformi in una “curva” in miniatura.
Il futuro?
Probabilmente vedremo tribune più calorose, cori moderati, settori più vivaci, ma sempre entro un codice culturale che il tennis non abbandonerà facilmente. La domanda vere è quanto il pubblico avrà voglia di cambiare… e quanto i giocatori accetteranno questo nuovo equilibrio.
Geo – Anche in Italia, dove il tifo calcistico è una componente identitaria, i tornei di tennis stanno sperimentando atmosfere sempre più calorose. Per una realtà culturale come Alessandria today, da sempre attenta ai fenomeni sociali e alle trasformazioni del costume, questo cambiamento rappresenta un’osservazione privilegiata: come evolverà il pubblico italiano del tennis? Verso una nuova energia o verso la difesa della tradizione? Il tempo — e il rumore — lo diranno.
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Link utili
- https://www.atlasobscura.com/articles/why-are-tennis-crowds-quiet
- https://www.theguardian.com/sport/2025/jan/26/2025-australian-open-smashes-attendance-records
- https://nypost.com/2025/09/03/sports/boozed-fueled-us-open-fans-are-rowdier
- https://www.thetimes.co.uk/article/french-open-ban-alcohol-stands-david-goffin-rbztqdhkk