10 Dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani

Difendere i diritti umani significa difendere la nostra stessa umanità

Oggi, 10 dicembre si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, istituita nel 1948 con l’adozione della Dichiarazione Universale. È un giorno che ci ricorda che la dignità, la giustizia e l’uguaglianza appartengono a tutti, senza confini. Oggi, in un mondo attraversato da conflitti, crisi ambientali e disuguaglianze, riaffermare i diritti umani significa riaffermare la pace come diritto universale.

In Italia, alcuni diritti assumono un valore particolare e urgente:

Il diritto alla pace: sancito dall’articolo 11 della Costituzione, che ripudia la guerra, ma oggi minacciato dai conflitti globali.
Il diritto delle donne a vivere libere dalla violenza: una ferita drammatica. Nel 2025, dall’inizio dell’anno, sono stati registrati più di 79 femminicidi, quasi sempre perpetrati da partner o ex partner, uomini che affermavano di amarle. Una strage silenziosa che chiede giustizia e un cambiamento culturale profondo.
Il diritto all’accoglienza: l’Italia, ponte nel Mediterraneo, deve garantire dignità e protezione a migranti e rifugiati.
Il diritto alla memoria: ricordare la Resistenza, la Shoah e le stragi di mafia come monito contro l’indifferenza.
Il diritto all’ambiente: oggi riconosciuto come diritto umano, cruciale per il futuro del Paese e delle nuove generazioni.

Quadro globale

Infanzia negata

Secondo l’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e UNICEF, nel 2024 erano coinvolti nel lavoro minorile 138 milioni di bambini e adolescenti, di cui 54 milioni in lavori pericolosi.

Miniere: bambini costretti a scavare nel buio per estrarre minerali (cobalto, coltan, litio) destinati alle nostre tecnologie, esposti a polveri tossiche e incidenti.
Prostituzione e tratta: minori ridotti a merce da reti criminali, privati della libertà e della dignità.
Lavoro bellico: bambini impiegati nella produzione o nel trasporto di armi, e in alcuni casi arruolati come soldati.

Questi bambini, privati del diritto all’istruzione e al gioco, diventano simbolo di un’infanzia calpestata e di una responsabilità collettiva che non possiamo ignorare.

Sfruttamento delle donne, prostituzione e violenza

Lo sfruttamento sessuale delle donne e delle ragazze resta una delle violazioni più diffuse e invisibili. La prostituzione forzata, la tratta e la violenza domestica negano il diritto alla libertà e alla dignità. In molti contesti, le donne sono ridotte a strumenti di profitto o di potere, e la loro resistenza diventa atto di sopravvivenza e di speranza.

Afghanistan: negazione sistematica dei diritti

Dal ritorno dei talebani nel 2021, l’Afghanistan vive una delle crisi più gravi al mondo in materia di diritti umani.

Donne e ragazze sono escluse dall’istruzione secondaria e universitaria, private del lavoro, della libertà di movimento e di parola.
Secondo l’ONU, la repressione sistematica configura un possibile crimine contro l’umanità.
Secondo l’OCHA (Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari), nel 2025 quasi metà della popolazione afghana, circa 22,9 milioni di persone avrà bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere, a causa della crisi economica, delle restrizioni imposte dai talebani e delle conseguenze di decenni di conflitto .

L’Afghanistan diventa così un simbolo della negazione totale dei diritti umani, dove la voce delle donne è soffocata ma continua a resistere.

Difendere i diritti umani significa difendere la nostra stessa umanità. Non siamo isole, ma parte di un arcipelago di solidarietà, dove ogni voce conta.

Oggi, 10 dicembre, ricordiamo che la pace e la dignità non sono sogni, ma diritti universali.

World Human Rights Day, December 10, 2025

Defending human rights means defending our very humanity

Today, December 10, we celebrate Human Rights Day, established in 1948 with the adoption of the Universal Declaration. It is a day that reminds us that dignity, justice, and equality belong to everyone, without borders. In a world marked by conflicts, environmental crises, and inequalities, reaffirming human rights means reaffirming peace as a universal right.

In Italy, certain rights take on particular and urgent importance:

The right to peace: enshrined in Article 11 of the Constitution, which repudiates war, yet today threatened by global conflicts.
The right of women to live free from violence: a dramatic wound. In 2025, since the beginning of the year, more than 79 femicides have been recorded, almost always perpetrated by partners or ex-partners—men who claimed to love them. A silent massacre that demands justice and a profound cultural change.
The right to hospitality: Italy, as a bridge in the Mediterranean, must guarantee dignity and protection to migrants and refugees.
The right to memory: remembering the Resistance, the Shoah, and mafia massacres as a warning against indifference.
The right to the environment: now recognized as a human right, crucial for the future of the country and the new generations.

Global framework – childhood denied

According to the ILO (International Labour Organization) and UNICEF, in 2024 138 million children and adolescents were involved in child labor, of whom 54 million in hazardous work.

Mines: children forced to dig in darkness to extract minerals (coltan, cobalt, litio) destined for our technologies, exposed to toxic dust and accidents.
Prostitution and trafficking: minors reduced to commodities by criminal networks, deprived of freedom and dignity.
War-related labor: children employed in the production or transport of weapons, and in some cases recruited as soldiers.

These children, deprived of the right to education and play, become symbols of a trampled childhood and of a collective responsibility we cannot ignore.

Exploitation of women, prostitution and violence

The sexual exploitation of women and girls remains one of the most widespread and invisible violations. Forced prostitution, trafficking, and domestic violence deny the right to freedom and dignity. In many contexts, women are reduced to instruments of profit or power, and their resistance becomes an act of survival and of hope.

Afghanistan, a systematic denial of rights

Since the return of the Taliban in 2021, Afghanistan has faced one of the world’s most severe human rights crises.

Women and girls are excluded from secondary and university education, deprived of work and freedom of movement.
According to the UN, systematic repression may amount to a crime against humanity.
According to OCHA (United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs), in 2025 almost half of the Afghan population, about 22.9 million people will require humanitarian assistance to survive, due to the economic collapse, restrictions imposed by the Taliban, and the consequences of decades of conflict.

Afghanistan thus becomes a symbol of the total denial of human rights, where the voices of women are silenced but continue to resist.

Defending human rights means defending our very humanity. We are not islands, but part of an archipelago of solidarity, where every voice matters.

Today, December 10, we remember that peace and dignity are not dreams, but universal rights.

Fonti verificate/ Verified sources

Ada Rizzo, 10 Dicembre 2025, Jesolo

Per vedere i miei articoli clicca qui: https://alessandria.today/author/ada-rizzo/

Biografia Wikitia: https://wikitia.com/wiki/Ada_Rizzo

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