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Si è conclusa ieri ad Assemini la prima edizione de “La Forza della Terra”, una manifestazione che ha segnato l’avvio concreto di un percorso di riflessione, confronto e progettazione dedicato ai settori agroalimentare, zootecnico e florovivaistico, pilastri storici ed economici del territorio facente parte dell’area metropolitana di Cagliari.

L’iniziativa, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, non è stata pensata come un evento isolato, ma come la prima tappa di un cammino strutturato, destinato a svilupparsi nei prossimi mesi con il coinvolgimento diretto di enti, associazioni di categoria, tecnici e operatori del settore. Un approccio che guarda al medio e lungo periodo, con l’obiettivo di restituire centralità e prospettiva a comparti che oggi vivono, troppo spesso, grazie a iniziative individuali e frammentate.

Durante l’incontro si è svolto un confronto diretto tra l’amministrazione comunale e i rappresentanti tecnici del settore, tra cui Laore Sardegna, le associazioni di categoria – in particolare Coldiretti e Copagri – e altri soggetti impegnati quotidianamente nel lavoro agricolo e zootecnico. Dal dialogo sono emerse con chiarezza le criticità strutturali che da tempo affliggono il comparto: difficoltà di accesso alle risorse, frammentazione delle aziende, mancanza di una strategia integrata e una progressiva perdita di attrattività per le nuove generazioni.

Accanto all’analisi delle problematiche, però, è emerso anche un dato positivo e incoraggiante: la piena disponibilità dei soggetti coinvolti a collaborare con l’amministrazione comunale per costruire un percorso condiviso e concreto. Un segnale importante, che restituisce fiducia alla possibilità di ricostituire un tessuto produttivo più solido e coordinato.

A sottolinearlo è stato l’assessore Francesco Murtas, che ha definito questa prima edizione come l’inizio di un percorso dedicato alla promozione dei settori agroalimentare, zootecnico e florovivaistico, ribadendo come l’obiettivo non sia limitarsi alla valorizzazione simbolica del comparto, ma avviare un processo reale di rigenerazione economica e territoriale.

“Questa prima tappa aveva lo scopo di creare un confronto diretto tra amministrazione comunale e tecnici del settore – ha spiegato Murtas – Sono emerse criticità note, ma soprattutto è emersa la volontà comune di collaborare per elaborare un percorso progettuale capace di dare nuova struttura a un settore che oggi sopravvive spesso grazie a iniziative individuali”.

Uno dei punti chiave emersi dall’incontro riguarda il prossimo step operativo, previsto a partire dal mese di gennaio. Su indicazione di Laore Sardegna, il percorso riprenderà con un censimento delle unità locali presenti sul territorio, un passaggio fondamentale per acquisire una fotografia reale del sistema produttivo locale.

Conoscere le aziende è il primo passo – ha sottolineato l’assessore – Solo partendo da dati concreti sarà possibile favorire una reale collaborazione tra pubblico e privato, coinvolgendo enti locali, imprese e associazioni per sviluppare strategie integrate e durature”.

Un’azione che mira non solo alla crescita economica, ma anche al coinvolgimento attivo della comunità, nella consapevolezza che agricoltura, allevamento e florovivaismo non sono settori isolati, ma elementi centrali dell’identità, del paesaggio e dell’attrattività del territorio.

La manifestazione è stata anche l’occasione per riconoscere e valorizzare alcune aziende agricole, zootecniche e florovivaistiche che si distinguono per efficienza produttiva, capacità di innovazione e attenzione alla qualità. Un riconoscimento simbolico, ma significativo, che intende premiare chi, nonostante le difficoltà, continua a investire in competenze, sostenibilità e visione.

In chiusura, l’assessore Murtas ha voluto rivolgere un ringraziamento a tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione e nello sviluppo della prima edizione:

“Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno collaborato attivamente per mettere il primo tassello di questo percorso. Continuiamo a lavorare insieme, con fiducia e responsabilità, per valorizzare il nostro territorio”.

“La Forza della Terra” si conferma così non solo come una manifestazione, ma come un punto di partenza politico e culturale, capace di rimettere al centro il valore del lavoro agricolo e la necessità di una visione condivisa per il futuro di Assemini e del suo territorio. Un primo passo, concreto, verso una progettualità che guarda lontano.


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