Ma «l’AI è buona o cattiva?» Se ne parlerà giovedì 18 dicembre 2025 presso il Centro Congressi d’Ateneo della Sapienza Università di Roma insieme ai professori Giovanni Boccia Artieri, Marco Pedroni, Andrea Colamedici e Mafe de Baggis.Nel 2025 l’adozione dell’Intelligenza Artificiale tra le PMI italiane sale al 27%, con un incremento del 50% rispetto all’anno precedente. A evidenziarlo (sulla base dei dati Italiaonline 2025) è Netmediacom in occasione della lezione-evento «L’AI è buona o cattiva?» in programma il 18 dicembre 2025 alla Sapienza Università di Roma.Nel dettaglio, il 9,4% delle imprese ha già adottato e integrato stabilmente soluzioni di Intelligenza Artificiale, mentre il 17,3% è in fase di sperimentazione.
Accanto alla crescita dell’utilizzo, emerge però un dato critico: il 43,5% delle PMI non ha ancora utilizzato l’AI e quasi il 29,7% dichiara incertezza o scarsa conoscenza delle modalità di impiego.«I dati confermano come l’AI stia diventando uno strumento concreto di lavoro, soprattutto nei processi di comunicazione digitale e creazione di contenuti, ma anche come permanga un significativo gap di competenze» sottolineano gli esperti di Netmediacom.
Ma l’AI è buona o cattiva? Proprio questo è il tema della lezione-evento che si terrà giovedì 18 dicembre 2025 dalle ore 16.00 presso il Centro Congressi d’Ateneo della Sapienza Università di Roma, in via Salaria 113.
L’iniziativa, attivata nell’ambito del Corso di Transmedia Studies tenuto dalla Prof.ssa Silvia Leonzi e dal Prof. Riccardo Milanesi, e realizzata grazie al supporto del TransmediaLab attivo presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (CoRiS) dell’Ateneo romano, si inserisce in un più ampio progetto di ricerca in corso d’opera che coinvolge anche il Prof. Giovanni Ciofalo, il Prof. Lorenzo Ugolini e i dottori Fabio Ciammella, Michele Balducci e Delia Mangano.Aperto dalla Magnifica Rettrice, Prof.ssa Antonella Polimeni, l’evento conterà con la partecipazione di ospiti d’eccellenza, tra i quali il Prof. Giovanni Boccia Artieri (Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”), uno dei massimi esperti italiani di media digitali e membro del Comitato sull’intelligenza artificiale dell’AgCom.Poi ancora interverranno Mafe de Baggis, pubblicitaria, scrittrice ed esperta di media digitali; il Prof. Marco Pedroni (Università degli Studi di Ferrara), fondatore dell’Osservatorio critico sulle culture digitali «D/Cult»; e —in collegamento a distanza— il Prof. Andrea Colamedici, filosofo e imprenditore culturale, autore del progetto Hypnocracy, che esplora criticamente il rapporto tra intelligenza artificiale, costruzione del senso e nuove forme di potere simbolico.Nel quadro delle attività verrà inoltre attivato un profilo social, gestito dal giornalista Alejandro Jantus Lordi, con l’obiettivo di monitorare il sentiment verso l’AI come opportunità o minaccia, nonché la reazione del pubblico alla disinformazione, la percezione e la gestione dello hate speech.
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