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Lava Pier Carlo
Dietro uno schermo possono nascere mondi pericolosi, soprattutto quando la rete diventa spazio di propaganda, odio e auto-addestramento alla violenza.
È stato nei giorni scorsi, con notizia resa pubblica il 17 dicembre, che un ragazzo di 15 anni residente in provincia di Treviso è stato arrestato nell’ambito di un’indagine per estremismo online. Il provvedimento di custodia cautelare è stato disposto dal Tribunale per i Minorenni di Venezia, su richiesta della Procura, al termine di un’attività investigativa complessa e articolata.
Secondo quanto emerso, il minorenne sarebbe gravemente indiziato di istigazione a delinquere, apologia di terrorismo e auto-addestramento con finalità terroristiche, con l’aggravante dell’utilizzo di strumenti telematici. Le indagini sono state condotte dalla Digos, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antiterrorismo, e si sono concentrate sull’attività svolta dal ragazzo in ambienti digitali e piattaforme online.
Gli investigatori avrebbero individuato contenuti riconducibili a ideologie estremiste, con riferimenti alla supremazia bianca e alla propaganda dell’estrema destra radicale, oltre alla condivisione e alla produzione di materiali violenti. In particolare, sarebbe emersa un’attività di auto-addestramento, ritenuta dagli inquirenti un elemento di forte allarme, anche in considerazione dell’età del soggetto coinvolto.
L’arresto rappresenta un caso raro e delicato, non solo dal punto di vista giudiziario ma anche sociale. Le autorità sottolineano come la radicalizzazione online possa colpire soggetti giovanissimi, spesso in modo silenzioso e progressivo, rendendo complesso intercettare per tempo i segnali di deriva ideologica.
Il procedimento giudiziario si svolgerà nel rispetto delle tutele previste per i minorenni, ma l’episodio riaccende il dibattito pubblico sul controllo dei contenuti in rete, sul ruolo educativo delle famiglie e delle istituzioni scolastiche, e sulla necessità di strumenti preventivi più efficaci contro la diffusione dell’estremismo digitale.
Geo
Dalla provincia di Treviso emerge un caso che va ben oltre i confini locali. La radicalizzazione online dei minori è un fenomeno nazionale, che interroga scuole, famiglie e istituzioni. Anche territori apparentemente tranquilli possono diventare terreno fertile per derive pericolose. Alessandria today, nel suo ruolo di testata attenta ai fenomeni sociali contemporanei, continuerà a seguire con responsabilità questi temi, privilegiando informazione verificata e analisi consapevole.
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