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Leggere libri e poesie significa prendersi cura del pensiero e della sensibilità, aprire spazi interiori in cui la parola diventa conoscenza, emozione e confronto. La letteratura, in tutte le sue forme, ci accompagna nel comprendere il mondo e noi stessi, offrendo strumenti per interpretare il presente, interrogare il passato e immaginare il futuro. Ogni lettura è un incontro che lascia tracce, un’esperienza che arricchisce e che continua a vivere nel tempo, oltre l’ultima pagina.

Leggere o riscoprire oggi “Se avess’io” significa avvicinarsi all’esperienza amorosa con una consapevolezza più matura, in un tempo in cui il desiderio e la nostalgia si intrecciano con la memoria e la perdita. Alda Merini, con la sua voce lirica intensa, ci conduce oltre la superficie dei sentimenti, invitandoci a considerare l’amore come esperienza complessa, capace di essere al contempo salvezza e ferita. In una modernità dove le relazioni si consumano spesso in fretta, la poesia di Merini riporta l’attenzione sull’anelito profondo verso l’altro, trasformando l’esperienza del cuore in parola poetica viva e penetrante.

Sin dalla sua nascita, otto anni fa, https://alessandria.today/ ha scelto di dedicare un’attenzione costante e profonda alla cultura a 360 gradi, dando spazio a libri, poesia, arti, pensiero critico e voci d’autore. Un percorso coerente e riconoscibile che, nel tempo, ha trasformato la testata in un sito prevalentemente culturale, oggi riconosciuto come luogo di approfondimento, riflessione e promozione della letteratura. Le recensioni che proponiamo nascono da questa visione: non semplici giudizi, ma inviti alla lettura e all’ascolto, nel segno di una cultura viva, accessibile e condivisa.

Lava Pier Carlo

Nel panorama contemporaneo della poesia d’amore, la voce di Merini resta un punto di riferimento per profondità emotiva e intensità lirica. Attraverso immagini evocative e simbolismi potenti, la sua opera continua ad affascinare lettori e lettrici di generazioni diverse, confermando la sua capacità di parlare alle fragilità e alle aspirazioni dell’animo umano.

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In Se avess’io, Alda Merini ci conduce nel cuore di un amore impossibile e assoluto, fatto di desiderio, nostalgia e speranza mai del tutto spenta. La poesia si muove tra intensità lirica e disperazione trattenuta, evocando il sentimento nella sua forma più pura e dolorosa. La voce poetica parla con dolcezza e urgenza, come se l’amore fosse l’unica ancora di salvezza, ma anche la più grande delle ferite. In questi versi, l’autrice esprime un bisogno d’amore che trascende la fisicità e abbraccia l’anima intera, restituendo al lettore un ritratto struggente della passione non corrisposta.

“Se avess’io” di Alda Merini è una poesia che cattura la profondità e la passione di un amore intenso, esplorando la relazione tra l’io lirico e il suo amato con un linguaggio ricco di simbolismo e intensità emotiva.

La poesia inizia con un desiderio profondo: quello di possedere la leggerezza di una fanciulla al posto di un cuore tormentato e pesante. L’io lirico desidera immergersi nell’amato, per trovare sollievo, pace e un senso di appartenenza. Merini dipinge una fervida immagine di adorazione, esprimendo la volontà di offrire all’amato tutto ciò che ha di prezioso: i racconti più fruttuosi della sua terra, le parole che sgorgano dal suo cuore come il miele dall’ape. L’autrice esprime un amore senza tempo, precedente all’inferno e al paradiso, profondo e immutabile. L’amore è presentato come un peso, un carro che l’io lirico conduce durante le aspre giornate dell’arsura, ma che trova ristoro nelle mille bocche dell’amato.

La poesia di Merini evoca una struggente bellezza, mescolando desiderio, dolcezza e un senso di devozione assoluta. L’io lirico si offre completamente, mostrando un legame profondo e un desiderio irrefrenabile di appartenenza e unione. “Se avess’io” è un’opera che esprime con profondità e poesia il desiderio di appartenenza e di unione, esplorando l’essenza dell’amore umano e la sua capacità di essere un faro di speranza e conforto nelle giornate più aspre e difficili.

Ascolta l’audio, clicca qui:

Ps.

(Questa recensione riflette una lettura soggettiva della poesia e potrebbe variare in base alle interpretazioni individuali.)

Se avess’io, di Alda Merini

Se avess’io levità di una fanciulla
invece di codesto, torturato,
pesantissimo cuore e conoscessi
la purezza delle acque come fossi
entro raccolta in miti-sacrifici,
spoglierei questa insipida memoria
per immergermi in te, fatto mio uomo.

Io ti debbo i racconti più fruttuosi
della mia terra che non dà mai spiga
e ti debbo parole come l’ape
deve miele al suo fiore. Perchè t’amo
caro, da sempre, prima dell’inferno
prima del paradiso, prima ancora
che io fossi buttata nell’argilla
del mio pavido corpo. Amore mio
quanto pesante è adducerti il mio
carro che io guido nel giorno dell’arsura
alle tue mille bocche di ristoro!

(da “Tu sei Pietro”)

Poesia tratta da: aldamerini.it

Una riflessione
Se avess’io è il canto silenzioso di chi ha amato troppo e ha perso tutto, ma non ha mai smesso di attendere. È la voce di chi sa che l’amore autentico non si spegne, non si dimentica, non si rassegna, e continua a vivere nei gesti quotidiani e nei sogni interrotti. La poesia ci ricorda che amare, per Merini, non è solo desiderare: è abitare il vuoto che l’altro lascia, e trasformarlo in parola poetica. Un insegnamento universale che ci invita a sentire il dolore dell’amore come una forma profonda di esistenza.

Alda Merini – Biografia

Alda Merini nasce il 21 marzo 1931 a Milano, nel quartiere popolare dei Navigli, in una famiglia modesta. Il padre, dipendente dell’Assicurazione Generali, e la madre, casalinga, educano i figli secondo i valori del rigore e della cultura. Fin da giovanissima, Alda manifesta un’intelligenza vivace e una straordinaria sensibilità poetica. A soli 15 anni, pubblica i suoi primi versi, incoraggiata da Giacinto Spagnoletti, critico letterario che sarà il primo a riconoscere il suo talento. Nel 1953 pubblica la sua prima raccolta di poesieLa presenza di Orfeo, accolta con entusiasmo dalla critica. Frequenta gli ambienti letterari milanesi, entrando in contatto con autori come Salvatore QuasimodoPier Paolo Pasolini e Giorgio Manganelli. La sua poesia è intrisa di misticismo, sensualità e un profondo senso del sacro e dell’umano.

Nel 1953 si sposa con Ettore Carniti, panettiere, dal quale avrà quattro figlie. La vita coniugale è segnata da difficoltà economiche e personali. A partire dagli anni ’60, Alda attraversa una delle fasi più dolorose della sua esistenza: viene internata in diversi ospedali psichiatrici, a causa di una diagnosi di disturbo bipolare. Quegli anni saranno per lei l’inferno e la fonte di una produzione poetica intensa e visionaria. Le sue esperienze manicomiale confluiranno in raccolte potenti come L’altra verità. Diario di una diversa (1986), una delle sue opere più importanti. Dagli anni ’80 in poi, Merini conosce una riscoperta pubblica. Viene accolta come una delle voci più originali e profonde della poesia italiana contemporanea. Tra le opere più significative: Vuoto d’amore (1991), Ballate non pagate(1995), Superba è la notte (2000), La pazza della porta accanto (2001), Clinica dell’abbandono (2004).

La sua poesia si distingue per l’uso sapiente della metafora, la forza lirica e l’intensità emotiva. Alterna slanci mistici e corporei, dolore e amore, follia e lucidità. È stata definita “la poetessa dell’anima”, capace di trasformare la sofferenza in bellezza. Riceve numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Librex Montale, il Premio Viareggio e una candidatura al Premio Nobel per la Letteratura. Viene spesso invitata in programmi televisivi, diventando una figura amata dal grande pubblico per la sua autenticità, ironia e saggezza semplice.

Muore il 1 novembre 2009, all’età di 78 anni, lasciando un’eredità poetica straordinaria e un’immagine indelebile di donna libera, fragile e fortissima al tempo stesso. Oggi Alda Merini è considerata una dellepiù grandi poetesse italiane del Novecento, simbolo della poesia come resistenza, verità e rinascita.

Rileggere questa poesia con occhi contemporanei significa non soltanto riconoscere l’estrema profondità dei versi, ma anche riflettere sulla dimensione universale dell’amore come esperienza che trascende il tempo e accompagna l’essere umano nelle sue condizioni più intime. Ti invitiamo a condividere nei commenti le tue impressioni su come Se avess’io abbia parlato al tuo cuore e su quale valore trovi oggi nella poesia di Alda Merini.

Crediti immagine

Immagine di Alda Merini realizzata da Jacopo Benassi. Fonte: Wikipedia – File:Alda Merini.jpg Licenza: Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0). Uso consentito con attribuzione e condivisione con la stessa licenza.

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