Far between sundown’s finish an’ midnight’s broken toll We chucked the shadows to the condition as we on by stood An’ watched the lightning’s lance ashore in a flashy point of gold An’ the thunder crackin’ for the unpawned gentle soul Strikin’ for the gentle, strikin’ for the kind Strikin’ for the guardians and protectors of the mind An’ the unpawned painter behind his rightful face An’ we gazed upon the chimes of freedom flashing.
Traduzione Italiana
Lontano tra la fine del tramonto e il rintocco spezzato di mezzanotte Gettammo le ombre alla condizione mentre stavamo a guardare E guardammo la lancia del fulmine scagliarsi a riva in un lampante punto d’oro E il tuono esplodere per l’anima gentile non impegnata Colpendo per i gentili, colpendo per i buoni Colpendo per i guardiani e i protettori della mente E per il pittore non impegnato dietro il suo volto legittimo E noi fissammo i rintocchi della libertà lampeggiante.
Il 1964 rappresenta lo spartiacque definitivo nella carriera di Bob Dylan. In questo anno, Dylan non si limita a osservare il cambiamento, ma ne diventa la voce profetica e, simultaneamente, il primo a rinnegarne le etichette. I testi di quell’anno riflettono una tensione costante tra l’impegno civile e la fuga verso una dimensione più intima, poetica e quasi surrealista.
L’architettura verbale di Dylan nel ’64 abbandona la linearità del folk tradizionale per abbracciare una densità metaforica senza precedenti. Nelle canzoni di protesta, il linguaggio è biblico, solenne, carico di un’urgenza morale che sembra provenire da un’epoca antica. Tuttavia, nella seconda metà dell’anno, la scrittura si fa più liquida e impressionista. Le immagini non servono più solo a denunciare un’ingiustizia sociale, ma a esplorare i labirinti della coscienza e delle relazioni umane, segnando il passaggio dal “noi” all’ “io”.
Dylan utilizza una vasta gamma di figure per scuotere l’ascoltatore. L’uso sapiente dell’allitterazione e della ripetizione anaforica conferisce ai testi un ritmo incalzante, quasi ipnotico. Le sue iperboli non sono semplici esagerazioni, ma strumenti per dilatare la realtà fino a renderla universale. In brani come Chimes of Freedom, la sinestesia diventa protagonista, fondendo suoni e visioni in un affresco poetico che eleva la canzone popolare a letteratura d’avanguardia.
Questa produzione segna la fine del “Dylan profeta” per come il pubblico lo voleva e l’inizio del Dylan artista puro, in perenne movimento. Se i testi della prima metà dell’anno sono pietre scagliate contro l’establishment, quelli della seconda metà sono specchi in cui l’autore cerca di ritrovare se stesso, libero dalle aspettative dei movimenti di protesta. È l’anno in cui la musica pop scopre di poter avere un’anima letteraria profonda.
Biografia Bob Dylan, nato Robert Allen Zimmerman (Duluth, 1941), è uno dei più influenti cantautori e poeti della storia contemporanea. Nel 1964, con il passaggio dal folk purista a una scrittura più complessa e personale, ha ridefinito i confini della canzone d’autore. Nel 2016 è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura “per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”.