Ci sono momenti apparentemente ordinari che, a distanza di anni, rivelano il loro peso decisivo. Un pomeriggio qualunque può diventare una soglia dell’esistenza.
Pier Carlo Lava

In una delle sue liriche più intense, Cecil Day-Lewis fissa con lucidità e pudore l’istante in cui un padre comprende che il figlio non gli appartiene più. La poesia Walking Away nasce da una scena semplice: una prima partita di calcio, un campo appena tracciato, un gruppo di ragazzi che corre. È in quella quotidianità che si consuma una trasformazione irreversibile.

Il poeta osserva il figlio allontanarsi e affida a un’immagine di grande forza simbolica il senso del distacco, paragonandolo a un corpo celeste “strappato dalla propria orbita”. La separazione non è graduale né indolore: è un gesto necessario, quasi violento, che segna l’inizio dell’autonomia. Quel movimento verso gli altri ragazzi diventa un confine invisibile che il genitore non potrà più attraversare.

Come scrive Day-Lewis, in una delle immagini più memorabili della poesia:

“like a satellite
wrenched from its orbit”

due versi che condensano l’intera tensione emotiva del testo e rendono fisico il momento dell’allontanamento.

La natura accompagna questo passaggio con discrezione. Le foglie che iniziano a mutare non sono semplice cornice stagionale, ma simbolo di una metamorfosi inevitabile. Tutto suggerisce che crescere significa perdere una forma per conquistarne un’altra. Anche l’amore, allora, deve mutare: non più protezione continua, ma fiducia silenziosa.

Il cuore della lirica si concentra nella riflessione conclusiva, dove il poeta afferma che l’amore autentico si dimostra proprio nel lasciar andare. È un paradosso solo apparente. L’affetto più profondo non trattiene, non possiede, non impedisce. Accetta la distanza come condizione della libertà altrui. In questa visione, il dolore del distacco non viene negato, ma trasformato in responsabilità emotiva.

La forza della poesia risiede anche nella sua misura. Il linguaggio è sobrio, il ritmo spezzato, come il respiro di chi osserva una separazione senza poterla fermare. Ogni verso avanza con esitazione, riflettendo l’andamento incerto di chi resta mentre qualcun altro va incontro al proprio destino.

Walking Away non è una poesia sulla perdita, ma sulla maturità dell’amore. Parla a chiunque abbia dovuto rinunciare a essere centro per diventare margine, a chi ha compreso che crescere un figlio significa, prima o poi, accettare di non seguirlo oltre una certa linea.

Traduzione libera commentata (rielaborazione poetica)

Un giorno qualunque,
il sole alto,
le righe del campo appena visibili.
Ti guardo correre verso altri passi,
e so che non mi segui più.

Non è una fuga,
ma un moto necessario:
come qualcosa che trova la propria distanza
senza chiedere permesso.

Resto fermo,
con l’amore che cambia forma.
Capisco allora
che non trattenere
è il gesto più difficile
e più vero.

🔹 Nota: questa versione non riproduce il testo originale, ma ne rielabora liberamente il senso emotivo e simbolico, a scopo interpretativo e critico.

Cecil Day-Lewis (1904–1972) è stato uno dei maggiori poeti britannici del Novecento e Poeta Laureato del Regno Unito dal 1968. La sua scrittura unisce osservazione quotidiana e profondità morale, con una capacità rara di trasformare scene minime in riflessioni universali. Padre dell’attore Daniel Day-Lewis, ha lasciato una produzione poetica ancora oggi attuale per sobrietà, lucidità e forza umana.

Geo

Cecil Day-Lewis ha vissuto e operato nel Regno Unito, attraversando da protagonista la scena letteraria britannica del Novecento. La sua poesia, radicata nell’esperienza personale ma aperta a una dimensione universale, continua a essere letta e studiata anche in Italia. Alessandria today, testata culturale attenta alla letteratura d’autore e alla riflessione critica, propone riletture e approfondimenti che mettono in dialogo i classici del Novecento con il presente.

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