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A volte l’amore non chiede permesso: accade, e basta.
Pier Carlo Lava

Tra le voci poetiche più riconoscibili del Novecento, Pablo Neruda ha saputo dare all’amore una dimensione naturale e necessaria, lontana da idealizzazioni retoriche. “Se ti amo è perché ti amo”, poesia tratta dai Cento sonetti d’amore, è un testo che colpisce per la sua disarmante semplicità e per la forza con cui afferma l’amore come dato originario, non negoziabile, quasi biologico.

Estratto della poesia (a scopo di citazione)

Se ti amo è perché ti amo,
tra me e te non c’è altro.

(Pablo Neruda)

Fin dai primi versi, Neruda rifiuta ogni giustificazione razionale. L’amore non nasce da una causa esterna, non ha bisogno di spiegazioni morali o sociali. Esiste come il giorno e la notte, come il mare che torna alla riva. Questa affermazione, apparentemente semplice, contiene una rivoluzione poetica: amare non è una scelta, ma una condizione dell’essere.

La poesia procede per immagini elementari, quasi primordiali. La voce lirica non si innalza mai sopra l’oggetto del suo canto, ma vi si avvicina con umiltà sensuale. L’amata non è idealizzata come figura irraggiungibile, ma vissuta come parte integrante del mondo naturale. L’amore, in Neruda, non separa: unisce, mescola, confonde.

Dal punto di vista stilistico, il testo si colloca nella fase più limpida e comunicativa del poeta cileno. Il linguaggio è diretto, musicale, privo di oscurità ermetiche. In questo, Neruda dialoga idealmente con Nazim Hikmet per la forza elementare del sentimento, e con García Lorca per la capacità di trasformare l’intimità in canto universale.

L’aspetto forse più potente della poesia è la sua assenza di difesa. L’io lirico non protegge se stesso dal dolore, non si prepara alla perdita: ama perché non può fare altrimenti. È una dichiarazione di vulnerabilità totale, che rende il testo ancora oggi profondamente attuale, in un tempo che tende a razionalizzare e controllare ogni emozione.

“Se ti amo è perché ti amo” non promette eternità, non giura fedeltà infinita: afferma l’istante con una tale intensità da renderlo assoluto. È una poesia che non chiede di essere interpretata, ma sentita, come si sente il caldo del sole sulla pelle.

Biografia dell’autore

Pablo Neruda nacque a Parral, in Cile, nel 1904 e morì a Santiago nel 1973. Poeta, diplomatico e premio Nobel per la Letteratura nel 1971, è considerato una delle voci più influenti della poesia mondiale del Novecento. La sua opera attraversa lirica amorosa, impegno politico e visione cosmica, mantenendo sempre una profonda fedeltà alla vita e alle sue contraddizioni.

Leggere Neruda oggi significa riconoscere che l’amore non è una costruzione fragile, ma una forza che precede il pensiero. In questa poesia, l’amore non salva né distrugge: semplicemente esiste. E nel dirlo con tanta naturalezza, Neruda ci ricorda che le verità più profonde sono spesso le più semplici.

Geo

Pablo Neruda, poeta cileno profondamente legato alla sua terra e alla dimensione universale dell’umano, continua a parlare a lettori di ogni luogo e tempo. Alessandria today, come testata culturale attenta alla poesia d’autore e al dialogo tra culture, propone queste recensioni come spazi di riflessione in cui la parola poetica diventa esperienza condivisa.

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