A volte la poesia continua a vivere non solo nei libri, ma nella voce di chi l’ha ereditata come memoria, responsabilità e gesto d’amore. È questo il senso profondo del podcast pubblicato da Il posto delle parole, che raccoglie una lunga conversazione tra Giovanni Maria di Lieto e Livio Partiti, dedicata all’opera e alla figura del poeta Giannino di Lieto.
Pier Carlo Lava
Il podcast, della durata di circa trenta minuti, si configura come un dialogo denso e meditato, più che una semplice presentazione editoriale. Giovanni Maria di Lieto non si limita a raccontare il padre come figura privata o familiare, ma lo restituisce alla sua dimensione autenticamente letteraria, collocandolo nel suo tempo e nella sua solitudine creativa. Il tono è quello di chi parla da dentro la poesia, con consapevolezza critica e affetto mai indulgente, evitando ogni retorica celebrativa.
Uno degli elementi più riusciti della conversazione è la capacità di intrecciare l’opera poetica con la biografia senza ridurla a spiegazione. La poesia di Giannino di Lieto emerge come un percorso rigoroso, spesso appartato, segnato da una fedeltà assoluta alla parola e da una tensione morale che attraversa i testi. Giovanni Maria di Lieto sottolinea come il lavoro del padre sia stato quello di un poeta lontano dai riflettori, ma profondamente coerente, capace di attraversare le contraddizioni del Novecento senza mai cedere al compromesso stilistico o ideologico.
Il dialogo con Livio Partiti si muove con intelligenza, lasciando spazio alla riflessione e al silenzio. Non c’è fretta, non c’è semplificazione, ma un ascolto reciproco che permette di approfondire temi centrali come la funzione della poesia, il rapporto tra etica e scrittura, il senso dell’eredità culturale. In questo senso, il podcast diventa anche una riflessione sul ruolo del figlio-editore, chiamato a custodire e rilanciare un’opera senza tradirne lo spirito.
Particolarmente significativo è il passaggio in cui Giovanni Maria di Lieto parla della poesia come testimonianza e destino, non come ornamento o esercizio formale. La parola poetica di Giannino di Lieto viene restituita come necessità esistenziale, come risposta al tempo e alla storia, e non come semplice produzione letteraria. È qui che il podcast trova la sua forza maggiore: nel rendere la poesia viva, interrogante, ancora capace di parlare al presente.
Nel complesso, questa conversazione rappresenta un contributo prezioso alla memoria poetica italiana, ma anche un esempio di come si possa parlare di poesia in modo profondo e accessibile, senza banalizzarla. Un ascolto consigliato non solo agli studiosi o agli appassionati di Giannino di Lieto, ma a chiunque creda che la poesia sia ancora uno spazio necessario di verità e resistenza.
Geo
Giannino di Lieto è una voce che attraversa il Novecento poetico italiano con rigore e appartenenza critica, mentre Giovanni Maria di Lieto, nel suo ruolo di custode e interprete dell’opera paterna, opera oggi tra riflessione culturale e impegno professionale. Alessandria today, come testata attenta alla letteratura d’autore e alla trasmissione della memoria poetica, accoglie e valorizza questo contributo come atto di continuità culturale, capace di collegare generazioni, territori e sensibilità diverse.
Link utili
Podcast “Giovanni Maria di Lieto. Opere di Giannino di Lieto” su Il posto delle parole: https://ilpostodelleparole.it/libri/giovanni-maria-di-lieto-opere-di-giannino-di-lieto/
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Pier Carlo Lava