Volto scheggiato da suoni che sfondano la mente
nel rilievo d’un respiro scivolato su un
brulichio di cenere.
Espressione sfumata nel tempo proiettato
ad un giorno immobile lascia trapelare
il dissesto d’una corteccia dilaniata.
Si lascia precipitare nel cielo lastricato
della notte inadempiente al culmine d’un
verbo assorto cosparso di dolore.
Improbabile un sussurro di mare
sul cui eco ritrovare motivazioni d’un senso
nella scia d’appartenenza d’una stella…
@Silvia De Angelis
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