RIFAT ISMAILI TRADUCE IL CICLO POETICO DI MAXHUN OSMANAJ


L’UCCISIONE  DEL SOGNO

Non usate mezzi termini
Che risvegliano la nascita nel canto.

Non uccidete i miei sogni
Che risvegliano la luce nell’oscurità!

Se mi uccidete qualsiasi canzone o sogno
La giustizia vi ucciderà
E domani derisi verrete.


CAOS

Cosa farai, Uomo?
Quando vivi nel caos
Con ladri, ruffiani, imbroglioni
Mentre la vita ti circonda
Con le rigide leggi e non perdona.
Tu sembri come loro, a volte vuoto,
A volte estraneo, a volte solitario,
Perché non fai parte del brutto caos.
I loro cani incitano a inseguirti,
Alcuni cercano di morderti lungo la strada.
Gli scrocconi del tempo
Bandiera cambiano in qualsiasi momento
Ma tu devi stare ad occhi ben aperti
Senza chiedere l’elemosina ai contrabbandieri
Vivendo in modo pulito
Con il sole, la pioggia, gli uccelli, il cielo…
Nella fortezza della tua anima
Non chiuderla mai la porta all’amore.
Non montarti giammai la testa
Se qualcuno ti loda o ti odia.
Solo il candore umano ti rimanesse un simbolo
Come il frutto delle stagioni attraverso il tempo
Che nei secoli vive e risplende.



LA MELA DELLA VITA


All’inizio mi sembrò
Come una dolce mela rossa
Avrei voluto mangiarla in un boccone.
Non saprei… quella mi ingannò
Come se fossi un bambino piccolo
I denti erano molto affilati
Ancora fragili
Un po’ sbavai, un po’ insanguinai
Mi sembrò che un verme forse mi capitò
In tal caso, qualcosa ingoiai
Alcunché in gola mi rimase…
Dall’imbarazzo in seguito
La mela a terra buttai
Non saprei se lì per lì la colpii
Ma invece di vomitare
Ingiustamente su questo mondo sputai…


(Traduzione di Rifat Ismaili)


A cura di Angela Kosta Accademica, giornalista, poetessa, saggista, critica letteraria, redattrice, traduttrice.

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