“Inverno” di Umberto Saba è una poesia intrisa di suggestioni e visioni che trasportano il lettore in una scena notturna, in un momento d’inverno, con un’atmosfera struggente e malinconica.
Saba dipinge un quadro d’immagini vivide che si susseguono, evocando emozioni e sensazioni profonde. L’oscurità dell’inverno è palpabile, e la stanza dell’io poetico sembra essere un rifugio in cui si svolge un intenso dialogo interiore.
La tensione tra la notte e la visione improvvisa, espressa nei versi, è in grado di sollevare sentimenti contrastanti di gioia e conforto in un momento di contemplazione. L’immagine che si schiude, “della fine del mondo”, si mostra come una sorta di consolazione, rivelando un’intimità connessa a un senso di pace interiore.
La poesia riflette anche sull’elemento umano e la sua lotta con la natura. L’uomo che si avventura sul lago ghiacciato sotto una lampada storta rappresenta un’immagine di coraggio e vulnerabilità, mentre l’ambiente invernale circostante amplifica la solitudine e la fragilità umana.
Umberto Saba, con la sua prosa poetica, riesce a cogliere l’essenza dell’animo umano e a trasmettere emozioni universali attraverso immagini suggestive e un linguaggio delicato ma profondo.
“Inverno” è un’opera che offre una finestra sulla complessità dei sentimenti umani, sul rapporto tra uomo e natura, portando il lettore in un viaggio introspezione e riflessione sull’esistenza stessa.
“Inverno” di Umberto Saba
È notte, inverno rovinoso. Un poco
sollevi le tendine, e guardi. Vibrano
i tuoi capelli selvaggi, la gioia
ti dilata improvvisa l’occhio nero;
che quello che hai veduto – era un’immagine
della fine del mondo – ti conforta
l’intimo cuore, lo fa caldo e pago.
Un uomo si avventura per un lago
di ghiaccio, sotto una lampada storta.
Poesia tratta da:
libreriamo.it