CSVAA E CSVNET PIEMONTE AL SALONE DEL LIBRO PRESENTATA LA CAMPAGNA “ESCI DAGLI SCHERMI”
Una campagna di sensibilizzazione “condivisa” per un’azione di sensibilizzazione al volontariato più incisiva mirata ai più giovani
Al Salone del Libro di Torino il CSVAA e il coordinamento regionale dei Centri Servizio, CSVnet Piemonte, hanno presentato in un incontro appositamente organizzato la campagna di sensibilizzazione al volontariato “Esci dagli schermi”.
L’evento è stato l’occasione per interrogarsi e riflettere sulla percezione del volontariato da parte dei giovani, illustrando le prossime iniziative già previste dai Centri di Servizio per il Volontariato della Regione Piemonte nelle settimane che verranno, per provare ad avvicinare le nuove generazioni al mondo del Terzo Settore.
Nella stessa occasione è stata presentata anche una ricerca universitaria condotta da Roberta Rapisarda insieme al Dipartimento di culture, politica e società del corso di laurea Magistrale in Politiche e Servizi Sociali, e che ha coinvolto 350 giovani (prevalentemente under 30) circa la loro percezione del volontariato. La ricerca si inserisce nell’ambito delle attività di promozione della solidarietà realizzate dai cinque Centri di Servizio per il Volontariato del Piemonte insieme ai coordinamenti CSVnet e CSVnet Piemonte che li rappresentano.

Gerardo Gatto, presidente di CSVnet Piemonte, ha così commentato questa prima pubblica iniziativa del Coordinamento dei Centri Servizi, operativo dallo scorso 6 dicembre: “L’unione dei cinque Centri Servizio del Piemonte nasce dall’intenzione di promuovere insieme la cultura della solidarietà, rivolgendo una particolare attenzione ai più giovani. La nostra speranza è che la campagna “Esci dagli schermi” ci aiuti a essere concretamente un agente di sviluppo del volontariato. Anche su indicazione degli stessi Enti del Terzo Settore con cui quotidianamente collaboriamo e lavoriamo – ha continuato Gatto – vogliamo allargare, ma soprattutto ringiovanire le fila dei volontari delle nostre associazioni. Bisogna favorire un cambio generazione, il mondo del volontariato ha bisogno delle grandi energie e anche delle peculiari competenze delle giovani leve. Anche ai giovani chiediamo di essere cittadini attivi, di sentirsi parte di una comunità e membri di una collettività”.