Doppio premio dal bando Roche per la ricerca clinica
per l’AOU di Alessandria “SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo”
Alessandria, 19 aprile 2024 – L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria “SS Antonio e Biagio e Cesare
Arrigo” si aggiudica il bando “Roche per la ricerca clinica – A supporto delle figure di Data Manager e Infermieri
di Ricerca” con due progetti selezionati e valutati da Fondazione Gimbe, in qualità di ente esterno garante di
indipendenza e terzietà.
Con un investimento complessivo di 300 mila euro per il finanziamento di 10 borse di studio destinate ad altrettante
figure di data manager e infermieri di ricerca, il bando Roche in ricerca clinica ha destinato 60mila euro – 30mila
ciascuno – ai due progetti presentati dalle dottoresse Lorella Depaoli, Dirigente Medico di Ematologia, e Maura
Vincenti, Dirigente Medico di Oncologia dell’Ospedale di Alessandria.
Lo studio della dottoressa Depaoli, che ha all’attivo 50 studi come Sub Investigator e 10 come Principal
Investigator, nasce per il trattamento di pazienti affetti da Leucemia acuta Linfoblastica Philadelphia-positiva,
malattia del sangue causata dalla crescita incontrollata di linfociti B immaturi nel midollo osseo, che può portare a
danni irreversibili degli organi vitali. L’obiettivo è valutare l’efficacia della terapia basata sulla somministrazione
del ponatinib seguito dal blinatumomab (trattamento sperimentale) a confronto con la combinazione standard di
imatinib e chemioterapia (trattamento standard). «Ringrazio Fondazione Gimbe – sottolinea la dottoressa Depaoli
– per aver scelto di premiare questo studio, volto a migliorare l’approccio terapeutico alla leucemia acuta
linfoblastica. Ringrazio inoltre per aver riconosciuto l’importanza del lavoro del data manager nell’affiancare il
clinico: la collaborazione di queste figure, infatti, permette di produrre risultati importanti per la ricerca».
Il protocollo presentato dalla dottoressa Maura Vincenti, Coordinatrice del GIC mammella, è invece destinato a
pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico HER2+ con PIK3CA mutato, pretrattato con farmaci anti-
HER2. Il braccio sperimentale prevede il trattamento con trastuzumab e alpelisib, inibitore di PI3K poiché blocca
questa proteina nelle cellule. Se il tumore è HR+ il paziente riceverà anche fulvestrant. Lo studio è stato progettato
per dimostrare se alpelisib in combinazione con trastuzumab (e fulvestrant per i pazienti HR+) apporta un beneficio
clinico superiore rispetto a trastuzumab associato alla chemioterapia.
«Partecipare a questo studio – commenta la dottoressa Vincenti – è importante per migliorare sempre di più le cure
offerte, aumentando le conoscenze riguardanti il tumore della mammella e la sua biologia. In particolare, il progetto
è utile alla selezione e cura delle pazienti affette da malattia metastatica con mutazione PI3K. Un ringraziamento a
Roche, che con il suo finanziamento ci permette di avere a disposizione data manager qualificate per lavorare in
maniera sempre migliore allo studio».
Le figure di data manager che svolgeranno per 12 mesi attività di ricerca clinica affiancando le dottoresse Depaoli
e Vincenti saranno selezionate dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, hub di riferimento per
l’Area Piemonte Sud Est che comprende le province di Asti e Alessandria, con un bacino di utenza di circa 650.000
abitanti. L’Ospedale di Alessandria costituisce
un polo di salute in cui convivono tre anime: assistenza, ricerca e didattica che, grazie all’integrazione con
l’Università del Piemonte Orientale (UPO) e il coordinamento dei rapporti con l’Azienda Sanitaria Locale di
Alessandria (ASL AL), trovano la propria espressione nel DAIRI – Dipartimento Attività Integrate Ricerca e
Innovazione, diretto da Antonio Maconi. Il percorso di cambiamento si basa sulla presa in carico del paziente in
ogni fase della sua malattia, attraverso un approccio di tipo multidisciplinare e integrato, ponendo le proprie basi
sulle migliori evidenze. L’Azienda, infatti, sostiene la formazione, supporta la ricerca e promuove la traduzione
nella pratica clinica di linee guida e buone pratiche, è sede formativa del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia,
in Infermieristica e in Fisioterapia e sede di tirocinio per gli specializzandi delle Facoltà mediche e sanitarie.
«Questi importanti premi consentono al Clinical Trial Center, facilities del DAIRI, di proseguire nella crescita
qualitativa e quantitativa dell’attività di ricerca clinica condotta all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria – ha commentato Marta Betti, Referente Clinical Trial Center del DAIRI – Esprimo quindi un
sentito ringraziamento a Roche nel credere e supportare le figure dei data manager, indispensabili nella conduzione
di studi clinici sempre più complessi e competitivi, che, attraverso un affiancamento allo staff clinico, consentono
di garantire il rispetto delle normative vigenti, l’eticità e l’integrità dei dati acquisiti».
«La nostra missione è lavorare oggi su ciò di cui i pazienti avranno bisogno domani – ha commentato Anna Maria
Porrini, Direttore Medical Affairs & Clinical Operations in Roche Italia – In queste parole c’è l’essenza del
nostro impegno quotidiano, fatto da una parte di innovazione, sia essa terapeutica o di servizi e, dall’altra di
collaborazione con tutta la rete di interlocutori dell’ecosistema. Queste sono le fondamenta sulle quali costruire per
affrontare le sfide di salute dei nostri tempi e per creare beneficio ai pazienti e alle loro famiglie nell’ottica della
sostenibilità. Come Roche, lavoriamo da sempre su questi fronti e i bandi sono uno dei modi che abbiamo per
rendere concreto questo impegno».
Dal lancio, Roche Italia ha stanziato 1 milione 300mila euro per 46 borse di studio destinate a data manager e
infermieri di ricerca. Allargando il focus a tutti i bandi dedicati all’innovazione in Ricerca e ai servizi in tutte le
aree terapeutiche a supporto di enti e Associazioni Pazienti, sono oltre 10 i milioni di euro stanziati dall’Azienda
e dalla sua Fondazione negli ultimi anni.


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