SONETTO per Aldo Civelli partigiano
(a oltre quarant’anni dalla scomparsa)

Aldo, vorrei parlarti. Inutilmente,
perchè non ho il dolore che risolve.
Lo so. Perchè tu taci eternamente,
pur se non è la morte che dissolve.

Io mi rivolgo a te nella finzione
di chi, genuflettendosi, riponga
la sua speranza, senza una ragione,
chè il nostro tempo ora si ricomponga.

Quel che mi muove è una commozione,
che non richiama in vita il tuo pallore,
non manifesta alcuna presunzione

sorta da un’ambizione troppo ardita
che si rivolga a te senza pudore
come memoria che si fa infinita.

Dedicato a ALDO CIVELLI, partigiano che dopo la guerra si dedicò all’arte dell’ imbianchino e che è stato per me un punto di riferimento e un esempio di vita.