Come una malattia
mi insinuero’nei solchi delle tue mani.
Aspetterò che diventi povero
per regalarti qualche spanna della mia pelle.
Approfitterò dei tuoi momenti di distrazione
per darti una carezza in pieno viso.
Spierò la tua tristezza per raccontarti una barzelletta,
Ti aggiusterò ogni mattina il sogno,
come un calzolaio.
Aspetterò che diventi vecchio per farti camminare con le mie gambe,.
Insieme ce ne andremo dove il sole ha le luci spente
e si nutre soltanto di silenzio.
Nessuna altra alba.
Solo la nudità indecente
di una poesia.