siamo animi eruttivi
corpi attraversati
mai paghi
rottami sparsi
e sangue

racchiuso nella mano
il tuo peccato
che colore ha?
c’è un eroe al suo centro
spirito sgominatore
come attrito bramante nella foresta

La mano ora è un martello
per l’altra mano
cuce la pelle
con un arco di violino
cambia il colore al peccato
ne sceglie uno dal colore
più vivo

l’indulgenza che indossi
strizza l’occhio allo specchio
la bestia che accarezzi
ti denuda

ed entra il vento
(una folata a tavola con te)
cerca il peccato da
perdonare

la tranquillità di un’indicazione

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