La maggior parte delle persone ha la necessità di parlare, anche con chicchessia, per estrapolare le proprie opinioni, o anche solo qualche pensiero immediato.

Non sempre nell’ambiente in cui viviamo, riusciamo a conversare con una certa schiettezza, per un’infinità di motivazioni, o anche per non essere assillanti con chi è già molto indaffarato di suo.

Allora si fa capo a una persona amica, alla quale però, non sempre si può dire tutto, per non essere soggetti  a paternali, o a consigli, del tutto discordanti, con le nostre idee.

Talvolta si preferisce conversare, con persone conosciute da poco, che non si frequentano, e con le quali non esiste alcun tipo di coinvolgimento emotivo, evitando così consigli  “dell’ultima ora”.

Credo non faccia bene al nostro organismo essere chiusi, e tenere dentro le asperità della vita, senza peraltro dover eccedere, con una parlantina assillante il nostro ascoltatore, che in futuro si guarderà bene dall’avvicinarsi a noi.

E’ sempre difficile la scelta del nostro interlocutore, perché a seconda della persona con cui ci intratteniamo, cambia la sostanza del nostro discorso. Infatti non con tutti si possono intraprendere tutti gli argomenti, vuoi per mentalità diversa, o per dei limiti che frenano la conversazione.

La spontaneità, è un dono bellissimo, di cui, oggi, sono dotate poche persone. Infatti il più delle volte in molti latitano su molte tematiche, per paura di essere fraintesi, o per il timore di fare brutta figura.

Quindi molte “chiacchiere” assumono dei toni generici, e insignificanti, come si dice “tanto per parlare” e mancano di quella, essenza e commozione, che rendono indimenticabili dei dialoghi, che a volte si vivono con chi ha una marcata personalità.

In ogni caso è bello parlare, e in qualsiasi modo esso si faccia, aiuta a non sentirsi soli e a capire che in linea di massima abbiamo tutti delle problematiche, che ci sforziamo di risolvere al meglio.

@Silvia De Angelis 2024