l’ultima terra ha occhi rossi
gettata ai piedi di
una nostalgia ringhiosa
la sottile macchina dell’indugio
in un film scienza.

“incerta donna”
vero nome come
specie di profilo in cielo
mentre tu indossi la maglia ed io
ancora nuda a letto
raccolgo attimi nostri
che vedo in vacanza
lì nello specchio.

pronti a salutare
chi viene qui
per strategie d’amore:
dopo di te sei tu.

il sogno di una pietra