Scrive Eliot: ” Il genere umano non può sopportare troppa realtà”. Ha ragione. Ogni persona che vive un trauma lo sperimenta. Ma  che dire di quando si diventa folli e la realtà si tramuta in irrealtà e viceversa, in un continuo interscambio, senza più alcuna capacità di discernimento?  Kafka e Camus ci danno scacco matto con il loro assurdo.

Il tale era molto ricco. Faceva sempre dei sogni angoscianti in cui diventava povero. Si svegliava di soprassalto,  tutto sudato. Qualche volta pensava anche alla sua salvezza ultraterrena. Aveva dei sensi di colpa per la sua ricchezza. Pensava alla cruna e al cammello. Si rallegrava però pensando di lasciare tutti i possedimenti ai figli, anche se poi alla fine loro stessi sarebbero stati dei ricchi cammelli. Finì che diventò povero e nemmeno si salvò. In compenso si salvarono i suoi figli.

Alcuni vecchi economisti o alcuni vecchi filosofi marxisti ridono della superficialità e della faciloneria della psicologia,  ma il marketing è diventato neuromarketing, l’economia è diventata neuroeconomia. 

“Se non hanno il pane mangino brioches”…se l’abbia detta Maria Antonietta o inventata prima Rousseau poco importa. Al di là della paternità o maternità della frase, rende bene l’idea del menefreghismo di certi governanti nei confronti del popolo e questo per ora mi basta.

Non so se al mondo di oggi non ci sia posto o non ci sia bisogno di grandi umanisti e di  grandi santi. Forse sarebbero troppo rivoluzionari. E poi oggi è considerato necessario continuare a vivere ed è però una cosa che riguarda solo il diretto interessato e i suoi cari…

Una volta esaurite tutte le possibili combinazioni di quanti di energia (che sono illimitati per la mente umana ma finiti) l’universo ritornerà al punto di partenza. Questo è l’eterno ritorno di Nietzsche in due parole. Ma per i fisici l’universo è in continua espansione. E se Nietzsche avesse basato la sua filosofia su un presupposto errato?

Gene egoista o neuroni specchio? Competizione o cooperazione? E poi soprattutto sarà un gioco a somma zero (morte tua, vita mia) in un mondo dove la crescita non è infinita e le risorse sono limitate?

Un tempo i folli avevano momenti di lucidità e interi periodi di follia. Per i cosiddetti normali era l’esatto contrario. Oggi con gli psicofarmaci resterebbero solo i momenti di follia, se tutti si curassero. Ma molti pretendono di essere normali senza esserlo e così avvengono le tragedie.

Per evitare nuovi Hitler e nuovi Stalin ci vorrebbe una perizia psichiatrica per chi si accinge a fare politica in tutto il mondo. Ma la psichiatria è fallibile, gli psichiatri lo stesso e poi così facendo di fatto avverrebbe la dittatura degli psichiatri. E poi chi l’ha detto che tutti gli psichiatri sono “normali”?

Alcuni saggi dicono che in due siamo pochi e in tre siamo troppi. A mio avviso ci si può bastare anche da sé. Anche chi fa una orgia alla fine è sempre solo con sé stesso e col suo immaginario. Il sesso, l’amore sono questione soprattutto di immaginario, anche quando l’orgasmo è simultaneo. 

Per alcuni studiosi il pensiero greco era circolare (l’eterno ritorno), il pensiero occidentale è rettilineo (le magnifiche sorti progressive) e quello orientale è a spirale (Taiji Quan…così trovo scritto, ma ne so pochissimo). Ci sarà della verità in tutto ciò ma questi studiosi dimostrano soprattutto il bisogno di pensare per immagini. 

Planck ha scoperto che l’energia viene rilasciata in modo discreto e non continuo. Si parla appunto di costante di Planck. Si tratta di infinitesimali quantità di energia. Ma poi non continuo la lettura, già distratta, perché non ho voglia di perdermi nei paradossi della meccanica quantistica. Resterò lo stesso di prima. Molto probabilmente non mi cambierà la vita.

Più che interessarmi alle cose che non hanno capito gli altri mi occupo soprattutto delle cose che non ho capito io. Se poi le cose coincidono troverò qualcuno che me le spieghi.

Bohr concepì il modello dell’atomo come quello del sistema solare. Forse microcosmo e macrocosmo coincidono. Viene spontaneo a tutti cercare una analogia tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. Forse è istintivo.

Secondo il darwinismo si moltiplicano i geni dei più adatti all’ambiente. Per me sopravvivono più che altro i geni dei più prolifici. Si passa di tautologia in tautologia ma il mistero dell’evoluzione resta tale.

La mente umana ha due grandi pregi: i pensieri spesso corrispondono alla realtà e ha grande capacità di sintetizzare. La mente umana però ha due difetti evidenti: spesso moltiplica gli enti inutili come notò Occam e al contempo talvolta vuole unificare a tutti i costi le cose, anche quando non è possibile.

C’era una volta un pub, quando ero ragazzo, in cui giocavano a dama o a scacchi e ad ogni pedina eliminata  il giocatore beveva un bicchiere. Le partite erano brevi. Era così facile perdere la lucidità. Certi finivano sbronzi e avevano anche perso la partita. Io preferivo bere senza perdere.

Te ne andavi baldante e fiera per le strade della cittadina. Ridevi di me perché mi mandavi in bianco e ti divertivi coi tuoi amanti (notabili e bulli bellocci). Ridevi di me perché io ero un commerciante e tu svolgevi una professione intellettuale, almeno all’apparenza.  Ridevi delle mie poesie o aspiranti tali. Per te io ero un poveretto cretino. Non porto rancore. Spero solo che adesso tu sia una madre esemplare.

Il genio è anche saper vedere oltre. Prima di Galileo il cannocchiale era un divertimento per vedere illusioni ottiche soltanto.

Mi affascina molto la vita di Galois. Per niente  il suo lavoro non essendo un matematico. Morì giovane e la notte prima del duello fatale ripassò e controllò tutte le sue equazioni.

Howard Gardner ha ideato la sua teoria delle intelligenze multiple, la più accreditata dagli psicologi,  dopo aver constatato che persone con elevato Q.I, che soffrivano di una sindrome frontale, avevano comportamenti sociali inappropriati. Ma i test psicoattitudinali si sono ormai diffusi a macchia di olio, anche se sono una ipersemplificazione della mente umana.

Non so se per via dei trapianti siamo passati dalla morte cardiaca a quella cerebrale o se questo passaggio naturale ha facilitato i trapianti.

Nella vita bisogna più che altro bisogna darsi delle regole invece che dare delle regole. Per volersi un poco di bene bisogna attuare l’assiomatizzazione di sé stessi.

Ora c’è anche la neuroteologia. Le crisi mistiche possono avvenire per l’epilessia dei lobi temporali. Alcune persone si drogano per provare esperienze mistiche. Hanno fatto anche esperimenti neurologici. Tramite stimolazioni elettriche, col cosiddetto “casco di Dio”, ai lobi temporali in una stanza deserta i soggetti dicono di vedere Dio. Ognuno vede il Dio della sua cultura di appartenenza.  È una illusione, un semplice artificio o è un nuovo tramite per collegarsi a Dio? Neuroscienziati non toglieteci la speranza che non tutto sia materia.