Solo 33,8 mq. di verde per abitante e nelle metropoli il dato scende drasticamente

Smog: non c’è più tempo. L’inquinamento

dell’aria è la prima emergenza ambientale  

Negli ambienti chiusi è talmente diffuso da meritarsi un nome: “Sindrome dell’edificio malato”

 

L’inquinamento dell’aria è considerato dal 47% degli alessandrini la prima emergenza ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’: bisogna quindi intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo cittadino e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori.

Il numero che emerge dal Rapporto 2021 sulla qualità dell’aria pubblicato dall’Aea, l’Agenzia europea dell’ambiente, non è infatti certamente rassicurante: 33,8 metri quadrati di verde urbano per abitante, dato che diminuisce drasticamente, se la situazione analizzata è quella delle metropoli.

“Non c’è più tempo, dobbiamo puntare su un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. A maggior ragione se pensiamo che l’Italia è al primo posto fra gli Stati dell’Unione Europea per numero di morti per biossido di azoto con 10.640 decessi per NO2 ed è al secondo, dopo la Germania, per i rischi da particolato fine PM2,5 con 49.900 decessi”.

L’obiettivo è quello di creare vere e proprie oasi mangia smog nelle città dove respirare area pulita grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili. A provocare lo smog nelle città è l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi.

In questo contesto nei prossimi tre anni grazie alla proroga del Bonus Verde, prevista dalla manovra di bilancio, che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici, verranno piantati oltre 300mila nuovi alberi, quasi 8 milioni di metri quadrati aggiuntivi di parchi e giardini, 16mila nuovi terrazzi e balconi fioriti.

“Un obiettivo in linea con le strategie nazionali del PNRR dove – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi”.

Il bonus prevede una detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili.

“Assistiamo ormai da tempo ai continui cambiamenti climatici per cui non possiamo più rincorrere solo le emergenze, ma bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato che concorre a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi. Una pianta adulta, infatti, è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.

Ma ci sono anche le piante da appartamento che sono in grado di ridurre gli inquinanti presenti nelle abitazioni, i cosiddetti VOC, composti organici volatili come benzene, toluene, etilbenzene, xilene, formaldeide che sono emessi da prodotti e materiali presenti nelle nostre case, dalle sigarette ai detergenti. L’inquinamento dell’aria negli ambienti chiusi è talmente diffuso da meritarsi anche un nome: “Sindrome dell’edificio malato”.

Per questo motivo Coldiretti ha stilato la graduatoria delle 10 piante da appartamento, piante più adatte a vivere negli ambienti chiusi e con l’effetto migliore contro il mix di sostanze nocive, ma anche alcool, fumo di sigaretta e odori sgradevoli: dallo Spatifillo al Falangio, dalla Dracena al Ficus, dal Ficus Bengiamino all’Anturio, dall’Edera all’Areca, dalla Felce al Pothos.

 

 

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