COREOGRAFIA DELLA VITA, Horion Enky

COREOGRAFIA DELLA VITA

Ci son stelle, lassù nel cielo

e mani che s’allungan per rubarle,

uragani le fanno cadere

su d’un prato bagnato.

Ci son stagni gracidanti e grilli intonati,

una pallida luna che sta ad ascoltare,

due cuori e il loro palpitare.

Un melograno inerpicato a un muro,

labbra rosse che ne gustano il sapore,

un bimbo gioca sull’aia col pallone.

Finestre spalancate,

che guardano sul mondo

e porte aperte che lo fanno entrare;

una chiave arrugginita,

posata su d’una calamita.

C’è un ponte e una sedia, gente che va e viene,

barche ancorate al molo,

marinai che cantano nelle taverne,

bevendo pinte di rum e brindando alla vita;

sognando, dormon sotto le stelle,

nella notte nera.

Un chiodo conficcato nel muro

sostiene un nido d’api,

il miele è fatto di mille punture,

ma profuma dei fiori della radura.

Bruca una mucca, sa dare il latte.

Tutto cade e poi si rialza.

Sferzano, le onde del mare,

un cappello posato su di una ringhiera.

Apri gli occhi e guardi intorno a te,

ci son le ombre della sera,

tutto si rincorre e nulla si ferma.

Questa è l’essenza della vita, quella vera.

Horion Enky