In una società in cui le differenze si evidenziavano in tutti i modi possibili, il cibo era il principale elemento di distinzione tra le classi superiori, che si nutrivano d’alimenti raffinati, e quelle inferiori che mangiavano prodotti più grossolani. Non c’erano disparità solo fra i vari status, ma anche fra la cultura rurale e quella urbana.
I pasti rinascimentali erano preparati con lo scopo di essere non solo appetitosi, ma anche esteticamente piacevoli. I tipi più comuni di alimenti serviti durante il Rinascimento comprendevano arrosti, zuppe, insalate e pasta. Solitamente tutti venivano accompagnati da una grande varietà di contorni.
Per esempio il pane, alimento vitale per eccellenza, distingueva i cittadini che lo consumavano con farina di frumento (bianco), dagli abitanti delle campagne che lo mangiavano prodotto con farine miste di cereali (scuro)
I pasti rinascimentali erano preparati con lo scopo di essere non solo appetitosi, ma anche esteticamente piacevoli. I tipi più comuni di alimenti serviti durante il Rinascimento comprendevano arrosti, zuppe, insalate e pasta. Solitamente tutti venivano accompagnati da una grande varietà di contorni.

Sommi nutrito ne la magna Francia

Sommi nutrito ne la magna Francia
a capi di vin buon e a capponi,
fagian, conigli, pernice e pagoni
e pesci buon da tener ben la pancia.
Or son tornato a carne secca rancia,
a vecchi infermi e a magri castroni,
vin tanto beo e spesso di cerconi:
quando ho del buon, mi par aver la mancia.
Pur a le volte un po’ di torticina
di carne fredda, di formaggio e d’ova,
di quella che ci avanza la mattina.
In casa nostra spezie non si truova,
però non ragionar di gelatina,
ché troppo ci parrebbe cosa nuova.

FRANCESCO TEDALDI

*Singolare questo sonetto del 1400 e anche molto attuale, nei bei tempi anche la pancia gode con sontuosi banchetti ma
nei momenti di magra si torna alla carne
secca e rancida, i resti della mattina…😄