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Il Domenicale di amArgine

almerighi

IL VENTO SU MARTE
Pilastro n. 37
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Sapeste quant’è nuda
da qui la vista, quanto rivela
dei sogni la distanza.
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E le sorprese! È il vento
che come un artigiano
modella valli e canyon.
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Fu l’acqua il primo verbo
poi il verde, in mille sfumature
i suoni tra le rocce, i primi
bramiti, le lotte per la tana.
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Ci furono respiri di cui non resta
traccia. Solo sensazioni
percepibili da un senso di mancanza.
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Questo ho veduto le sere
con gli amici osservando il cielo
non le parole trite della scienza.
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In questo spazio tondo
in cui niente s’eleva
né sprofonda
si può notare quanto
l’amore sia l’altra
faccia del silenzio.
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ad Alessandro, appassionato di astronomia,
e a Giovanna, la sua compagna
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di Alfredo Panetta, qui:
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https://rebstein.wordpress.com/2022/09/15/la-lingua-in-poesia-la-comunita-la-vista-nuda-su-ponti-sdarrupatu-di-alfredo-panetta/
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Cosa ho visto
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parole abbondanti su prati fieri
di carne…

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