Mai avrebbe immaginato che a distanza di due giorni finisse per ritornare al cimitero per dare l’ultimo saluto ad un’amica. Per la precisione, una cara amica di sua moglie. Il detective osserva il moscone ronzare e andare a posarsi sulla bara prima che la stessa viene calata nella fossa; la cosa gli fa storcere il naso. Al termine della sepoltura, una donna sulla sessantina si avvicina a Parker.
– Grazie per essere venuto. –
– La notizia mi ha scosso … sono addolorato. Di Liza mi rimarrà un bel ricordo. –
– Era mia figlia e so quanto valeva … non la rivedrò più. –
– Mi dispiace. –
– Lei sa cosa si prova. –
– Già. –
– Sua Moglie Cheryl avrà una visita inaspettata; si incontreranno lassù. Lei ci crede? –
– Non lo so … vorrei tanto. –
– Io ci credo – dice la donna, con un’espressione di speranza più che di convinzione.
– Avranno tante cose da raccontarsi – replica con un dolce sorriso il detective. – Com’è successo? –
– Sembrerebbe che si fosse stancata della vita – risponde la donna, incrociando lo sguardo attonito di Parker. – Non riesco a farmene una ragione. –
– Scusi, non sono stato informato … –
– Per telefono non ho voluto scendere nei particolari. –
– Capisco. –
Un momento di riflessione è utile alla donna per riprendere fiato da una situazione difficile, quando, mentre sta per raccontare il triste episodio, le va incontro il marito insieme a una giovane coppia.
– Mio marito; loro sono Nola e il suo fidanzato Red. –
Dopo le dovute presentazioni, Parker pensa bene di togliere il disturbo.
– Rinnovo le mie condoglianze … ora vado. –
– Cheryl, sua moglie, era una grande amica di Liza – dice la donna al marito e ai due giovani, intrattenendo il detective.
– Sì, lo so; Liza mi parlava spesso di lei – dice Nola. – So del tragico evento. –
– Il destino le ha voltato le spalle – commenta Parker.
– Non possiamo dire la stessa cosa riguardo Liza … – replica la giovane. – Sì, insomma, il destino in questo caso non c’entra proprio … non riesco a perdonarla per quel che ha fatto – continua in lacrime Nola. – Il padre la conforta abbracciandola.
– Erano molto legate – dice la mamma di Liza.
– È comprensibile – osserva il detective. – Prendetevi cura di lei, ne avrà bisogno. –
– Uniti ci faremo forza – risponde la donna.
– Per qualsiasi cosa, anche una parola di conforto, sappiate che potete contare su di me. –
– È gentile. Ok. –
– Bene – replica il detective, salutando e andandosene via.