DI UN NATALE METROPOLITANO

Un vischio, fin dall’infanzia sospeso grappolo
di fede e di pruina sul tuo lavandino
e sullo specchio ovale ch’ora adombrano
i tuoi ricci bergère fra santini e ritratti
di ragazzi infilati un po’ alla svelta
nella cornice, una caraffa vuota,
bicchierini di cenere e di bucce,
le luci di Mayfair, poi a un crocicchio
le anime, le bottiglie che non seppero aprirsi,
non più guerra né pace, il tardo frullo
di un piccione incapace di seguirti
sui gradini automatici che ti slittano in giù …

EUGENIO MONTALE, La bufera e altro, 1956

Poesia di 12 versi: sette endecasillabi; tre tredecasillabi: vv. 1, 2, 4; due doppi settenari. In solo periodo, con sintassi nominale; rime: santini/bicchierini/gradini; pace/incapace. La lirica è interamente costituita dal punto di vista della donna: gli arredi della casa, compreso il bagno; e all’esterno, le luci della città; il piccione che non può seguirla nella metropolitana è Montale. La dimensione privata e quella cittadina sembrano incontrarsi a un crocicchio ‘le anime e le bottiglie’. Il motivo montaliano della strozzatura esistenziale qui allude a un amore effimero o mancato.
Parafrasi. ‘vischio’: arredo natalizio, qui messo nel bagno (!); ‘grappolo di fede’: beneaugurante; ‘pruina’: brina, arcaismo, il colore bianco del vischio; ‘i tuoi ricci bergère’: i riccioli corti; ‘una caraffa vuota, bicchierini di cenere e di bucce’: i resti del pasto consumato insieme e la cenere delle sigarette (Montale ne fumava tante); ‘le luci di Mayfair’: le luci del quartiere londinese; ‘non più guerra né pace’: allude alla situazione di stallo tra Montale e la donna, l’incontro non si è trasformato nel rapporto d’amore; ‘il frullo’: le ali sbattute del poeta-piccione; il torpore (fin dalla sua prima poesia ‘Meriggiare pallido e assorto’ del 1916) che gli ha impedito di vivere la storia d’amore con lei; ‘ti slittano in giù’: ti fanno slittare.
Nello scrivere questo commento mi sono ispirato a quello di Stefano Carrai, nell’edizione, importante e definitiva, della “Bufera e altro”, da lui curata per Mondadori, 2019.