Tutti conoscono il Soldatino Schiaccianoci, diventato nel corso del tempo un vero e proprio simbolo del Natale.

Ormai non c’è negozio di oggettistica che, in prossimità del Natale, non esponga Schiaccianoci di tutte le dimensioni in vetrina. Il soldatino di legno più famoso del mondo è uno dei tipici oggetti natalizi che non può mancare in casa tra gli addobbi e le decorazioni (ve ne sono anche di piccoli da appendere ai rami dell’albero di Natale).

Ma cosa rappresenta in realtà questa figura? L’origine del soldatino di legno è tedesca, si tratta di un richiamo alla storia di questo paese. Ma a diffondere la tradizione dello schiaccianoci a Natale è stata piuttosto un’opera teatrale, nello specifico un balletto che venne creato dal compositore russo Tchaikovsky dal racconto originale di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann e poi riproposto più tardi dal francese Dumas.

Veniamo all’episodio storico. Si narra infatti che durante il 16esimo secolo una popolazione della Turingia, una zona della Germania centro-occidentale, decise di ribellarsi alle truppe tedesche. Le pressioni che questo popolo doveva sopportare, soprattutto quelle fiscali, erano sin troppo intense. Era impossibile continuare a vivere così! Decisero allora di dare vita a un immenso soldato in legno, capace però solo di schiacciare le noci. Uno schiaccianoci soldato come segno di ribellione?

Una ribellione senza dubbio creativa, originale, una ribellione che ha permesso allo schiaccianoci di diventare uno dei simboli della Germania.

Ancora oggi sono proprio gli artigiani della Turingia a dare vita agli schiaccianoci in assoluto più pregiati al mondo. Questi sono schiaccianoci molto famosi, rinomati e richiesti. Con il passare degli anni però sono molti altri gli artigiani che si sono specializzati in queste realizzazioni. Non solo, gli schiaccianoci infatti sono ormai disponibili anche in molti altri materiali. Pensiamo ad esempio a quelli in vetro soffiato, agli schiaccianoci in metallo, a quelli in plastica pensati per il divertimento dei bambini.

Il balletto del drammaturgo russo ispirato allo Schiaccianoci prende spunto da questa vicenda, ma mette in scena quelli che sono i sentimenti provati dalla popolazione.

Si parla, infatti, della forma schiacciante del male ma anche dell’adolescenza, quel periodo in cui si riesce meglio a comprendere cosa è bene e cosa non lo è.

Non possono ovviamente mancare l’amore e la bellezza, sentimenti che qualsiasi balletto riesce ad evocare con le sue movenze uniche.

Lo spettacolo porta chi lo osserva in un mondo incantato, mostrando apertamente i sentimenti più intimi e puri legati al Natale.

La storia narra di un bambino a cui era stato regalato lo schiaccianoci per Natale, ma il piccolo non aveva compreso l’importanza del regalo. Non apprezzandolo minimamente, l’aveva relegato in un angolo di casa.

Nella notte di Natale, però, tutti i giochi presero vita e vennero attaccati dal Re dei topi. Solo l’aiuto del soldatino aveva permesso ai giocattoli di salvare la casa.

La storia dello schiaccianoci viene ideata da Hoffman nel 1816, lo scrittore non aveva alcuna idea dell’origine storica del personaggio né che fosse un simbolo della tradizione teutonica.

Riuscì, però, a conquistare nel corso del tempo lo stesso identico significato che aveva in origine, quello di protezione e prosperità per la famiglia.

Il senso del prezioso regalo rimane anche oggi sempre quello: dare a chi lo riceve protezione per la propria famiglia. Ed è questo il motivo per cui lo schiaccianoci viene regalato per addobbare al meglio la casa in una festa così importante in cui lo spirito dell’amore e della necessità di essere tutti più buoni si avverte particolarmente.