
“L’UCRAINA A CORTO DI UOMINI E ARMI”, PESSIMISMO USA SULLA RESISTENZA DI KIEV. I SOTTOMARINI ATOMICI IN AUSTRALIA FANNO ARRABBIARE MOSCA.
L’istituto di ricerca sulla pace di Stoccolma ha aggiornato i dati sulle vendite di armi nel mondo e rileva un significativo balzo dell’Europa, che ha aumentato l’import del 47%. Nello specifico, i paesi Nato europei registrano più 65%, mentre l’Ucraina, sull’onda degli aiuti occidentali è schizzata al terzo posto nella classifica globale dei maggiori importatori di armi. Su FQ Extra il grafico interattivo con tutti i dati Sipri. Il Washington Postha pubblicato un’inchiesta che getta ombre sulla capacità di resistenza ucraina. Le forze di Kiev avrebbero perso 120 mila uomini dall’inizio del conflitto, rispetto ai 200.000 russi, i funzionari occidentali stanno mettendo in dubbio che resistere a Bakhmut sia una strategia saggia. Le forze ucraine soffrono anche di una carenza di munizioni, sostengono le fonti del quotidiano statunitense tra cui anche un comandante dell’esercito di Kiev, ma la situazione potrebbe cambiare con i nuovi afflussi previsti e l’arrivo sul campo di reclute fresche, appena addestrate e per ora non impiegate sul fronte del Donbass. Dal campo di battaglia, i miliziani del gruppo Wagner hanno postato sui social immagini che li mostrano dentro l’impianto industriale Azom di Bakhmut. Negli Usa si comincia a prendere atto di una differenza di vedute tra Washington e Kiev sulla strategia bellica. Approfondiremo al questione sul Fatto di domani, dove analizzeremo anche l’accordo appena siglato nell’ambito del patto di sicurezza trilaterale Aukus che porterà l’Australia a comprare 3 sottomarini nucleari dagli Usa (con l’opzione per arrivare a 5). Eventualità che preoccupa molto il Cremlino. Gli Usa invece chiederanno spiegazioni a Mosca dopo un incidente sul Mar nero: un jet da combattimento russo ha colpito l’elica di un drone americano, costringendo gli Usa a farlo precipitare. L’Air Force statunitense ha avvisato: “Azioni così possono portare a un escalation”.