4 maggio, primo ciak a Torino di “Fai Bei Sogni” di Marco Bellocchio.
Sul set ho abbracciato mia mamma (la brava e dolcissima Barbara Ronchi) ed è stato meglio di una seduta di psicanalisi.
Poi in camerino ho incontrato lui, Nicolò: il me stesso bambino. Non è biondo e boccoluto come ero io alla sua età, ma negli occhi di questo bimbo fantastico ho visto una luce che non mi è sconosciuta. (Massimo Gramellini)
Torino, il set si trova sotto casa mia dove ha abitato Massimo per alcuni anni…
Ore 7.50
Esci di casa e improvvisamente torni ad essere una bambina di 8 anni e guardandoti intorno ti ritrovi sul set del film FAI BEI SOGNI di Marco Bellocchio tratto dal libro di Massimo Gramellini.
Quanti ricordi…
Ore 14.47
L’ultimo ciak è stato dato. Il regista Bellocchio, soddisfatto, si ritira nel controviale, sotto le piante, si cominciano a smontare le scene, si ritirano le macchine da ripresa, i tecnici avvolgono i vari cavi.
Riprese col rallentatore, riprese inclinate, in interni, riprese mute…
E dopo una mattinata di lavoro e diverse inquadrature del palazzo e scene con i vari protagonisti e le comparse, anche le automobili degli anni Sessanta vengono allontanate, piano piano tutto ritorna alla normalità.
Nella mia mente rimarranno sempre i ricordi di un bambino biondo con i boccoli e l’aria un po’ triste.
Anni Sessanta: scuola, partita a calcio nel cortile di casa, compiti, nonne sempre attente, e intorno un’atmosfera serena e gioiosa.
Quanta nostalgia…