Il giovane robusto, mentre perlustra la zona, incontra il più piccolo del gruppo.

«Dove sei stato?» chiede il leader.

«A cercare voi.»

«A cercare noi? È la ragazza che devi cercare, non noi!»

«Senti, questa storia non mi piace; abbiamo sottratto loro i soldi e il cellulare, se la sono fatta addosso dalla paura, senza contare l’uomo lasciato per terra, di cui non sappiamo le condizioni … credo che possa bastare.»

«L’uomo non è morto, te l’assicuro.»

«Non è questo il punto!»

«Perché non provi a spiegarmelo?»

«Stiamo rischiando grosso.»

«Allora, la tua è paura?»

«Sì, perché non ammetterlo! Già per quello che abbiamo fatto si spalancheranno le porte della galera … io non sono più minorenne.»

«Già, ora sei maggiorenne, maturo, giusto?»

«Voglio dire che non mi sarà fatto nessuno sconto, le pene saranno più dure.»

«Certo. Ma ormai ci sei dentro, tirartene fuori non ha senso.»

«Sì, ma è meglio non aggravare la situazione.»

«Va bene, sei libero di scegliere; fai quello che desideri» dice il giovane robusto.

«Io non ho intenzione di lasciarvi … » risponde l’amico.

«Devi decidere da che parte stare.»

«Cosa volete fare?»

«Divertirci, mi sembra chiaro.»

«Forse non la troveremo più … »

«E forse sì! Questa è la cosa più divertente.»

«Potrebbe nel frattempo aver chiamato la polizia.»

«E in che modo?»

«Non lo so … »

«Nemmeno io; quindi, o si continua il gioco, altrimenti ci si tira indietro. Io ho fatto la mia scelta, credo anche gli altri, ora spetta a te.»

«Va bene, ci sto.»

«Sicuro?»                                                  

«Sì.»

«Bene! Diamoci da fare, il tempo è prezioso!»