«Giornata Mondiale dell’Ambiente», la filastrocca plastic free di Mimmo Mòllica

Oggi 5 giugno 2023 è la «Giornata Mondiale dell’Ambiente», l’appello planetario è mettere

fine all’uso scriteriato e allo smaltimento ‘criminale’ della plastica: «riciclo», «riuso» e 

«riduzione» sono le tre parole d’ordine. E noi pubblichiamo «Nelle reti di tre pescatori», 

una delle filastrocche plastic free di Mimmo Mòllica: un contributo per questa «Giornata».

«Nelle reti di tre pescatori» di Mimmo Mòllica

Nelle reti di tre pescatori,

che del mare sono i lavoratori,

non ci sono più acciughe e sardine,

ma bottiglie, bicchieri e lattine.

Ci son scarti di vetro e tessuti, 

alluminio, metallo e rifiuti,

e pensare che il fondo del mare

fu creato per poterci pescare.

Dove un tempo c’eran seppie ed orate, 

c’è ora plastica a tonnellate,

oggi c’è spazzatura marina, 

ieri l’acqua cristallina. 

Nelle reti vi hanno trovato 

tonnellate di ferro incastrato

e tubetti di creme abbronzanti,

microplastiche molto abbondanti, 

particelle piccole e strane 

tra coralli, sogliole e tane. 

I pescatori col loro barchino, 

difensori del mondo marino, 

ora pescano i tanti rifiuti

che nel mare son caduti. 

È la plastica ad avere il primato

delle cose che abbiamo gettato

e che finiscono nelle reti,

incuranti dei divieti.

Non va meglio sulle spiagge

dove spesso orde selvagge

di bagnanti ineducati

compion gesti da screanzati.

E non mancano famiglie

che abbandonano bottiglie,

così vengon rinvenuti

chili e chili di rifiuti.

Tocca adesso ai pescatori

diventare i pulitori,

catturando con le reti

tutto il frutto dei divieti:

l’immondizia dei villani,

pure dei rifiuti urbani,

dalla plastica ai metalli,

ferro, carta e anche cristalli,

dai rifiuti quotidiani, 

alle sedie ed ai divani. 

È l’inciviltà di alcuni,

con dei gesti inopportuni,

che trasforma il nostro mare

in ambiente da salvare,

in discarica abusiva,

dove gente assai cattiva

sporca, inquina e fa di tutto

perché il mare sia distrutto.

Mimmo Mòllica

Dammi tre parole

Oggi 5 giugno 2023 è la «Giornata Mondiale dell’Ambiente». Eliminare l’inquinamento della

plastica è lo scopo che si prefigge questa «Giornata», con un ‘appello planetario’ affinché si 

metta fine all’uso scriteriato e allo smaltimento ‘criminale’ che troppo spesso se ne fa. 

Noi umani – infatti – produciamo ogni anno circa 430 milioni di tonnellate di plastica, la

metà viene gettata via dopo un solo utilizzo. Ne viene riciclata meno del 10% di tanta 

plastica prodotta. L’Onu stima che ogni anno da 19 a 23 milioni di tonnellate finiscano nel 

mare, nei fiumi o nei laghi. Ciò significa che se non provvediamo senza perdere tempo la  

produzione di plastica è destinata a triplicare entro il 2060.

La «Giornata mondiale dell’Ambiente» è stata istituita dalle Nazioni Unite il 5 giugno 1973. 

Quest’anno  le parole d’ordine sono «riciclo», «riuso» e «riduzione». Il mondo sta morendo 

soffocato dalla plastica e bisogna agire subito. 

Illustrazione di André Santana AndreMS da Pixabay

FILASTROCCHE PLASTIC FREE