Che l’Italia sia il paese con la più alta densità di opere d’arte di grande pregio  al mondo è notizia accertata. Attualmente le nazioni che hanno il maggior numero di monumenti considerati Patrimonio dell’Umanità sono infatti nell’ordine: Italia (58), Cina (56), Germania (51), Spagna (49), Francia (49), India (40), Messico (35) e Regno Unito (33), Russia (30) e USA (24).Se poi a questi dati aggiungiamo il numero di opere straordinarie quali statue,dipinti , chiese,o ggetti sacri o reperti archeologici, il numero sale vertiginosamente.

Quello che desta meraviglia è purtroppo anche la cattiva gestione e manutenzione di tale patrimonio artistico-culturale,come ha tristemente confermato anche la stagione turistica da poco iniziata che conta, a breve distanza di giorni, ben 3 episodi di vandalismo nei confronti del monumento storico più famoso della capitale ,il Colosseo sulle cui pareti turisti stranieri hanno pensato bene di incidere il loro nome o quello della fidanzata ,come se si trattasse di una parete con manifesti pubblicitari. A loro parziale discolpa il fatto che….Il colosseo è da anni pieno di scritte -ricordo come fosse davvero un manifesto a cielo aperto su cui lasciare  la propria firma . Per primo, IL 26 giugno ,un turista inglese ha pensato fosse un gesto gentile incidere il proprio nome e quella della sua ragazza sulle vestigia del colosseo,per poi scusarsi dicendo che…non pensava fosse tanto antico! Addirittura aveva postato sui social la sua carineria (o cretineria?) Poi è stata la volta di una ragazza svizzera di 17 anni che ,ripresa dai video si è giustificata con il dire che già c’erano tante altre scritte e infine uno studente tedesco ,sempre di 17 anni con la propria docente che è stato visto incidere sul laterizio pe perciò denunciato dai Carabinieri del comando di piazza Venezia per deturpamento del monumento e questo grazie alla richiesta del personale di vigilanza del “Parco archeologico del Colosseo “

E non basta A poco è servito il restauro dell’elefantino del Bernini in piazza Minerva a Roma che è stato sfregiato con il distacco di un pezzo di zanna.E come dimenticare l’affronto subito dalla fontana della Barcaccia nel febbraio del 2015 quando i tifosi del Feynoord olandese occuparono Piazza di Spagna in occasione della partita di Europa League? Fu un danno inestimabile all’opera del Bernini e a Roma.

Nel 1991 fu il David di Michelangelo al museo dell’Accademia di Firenze  che Pietro Cannata,prese a martellate e pochi anni dopo arrivò a Roma per sfregiare i “Sentieri ondulati “ di Pollock mentre poco prima si era accanito contro i Pastori di Santa Maria delle Carceri a Roma e gli affreschi di Lippi a Prato

Il  9 agosto 1998 tre ragazzi ruppero il tritone della fontana dei fiumi ubicata in piazza Navona, pochi mesi prima la stessa sorte era toccata ad un putto, il cui dito era stato amputato. L’elenco degli atti vandalici compiuti sarebbe assai lungo ;ne abbiamo elencato solo alcuni per dare la misura di quanto sia facile poter acceder indisturbati alle opere d’arte che necessitano dunque di un più sicuro sistema di vigilanza e di strumenti di protezione .

In ultimo,ricordiamo anche i tanti “artisti falliti “ che si esprimono deturpando pareti,serrande, ponti e vagoni ferroviari con disegni fatti con lo spray che rendono confusionarie e degradate le nostre città

La pena? I protagonisti di tanta inciviltà nei confronti delle opere d’arte rischiano 5 anni di carcere e il pagamento di una multa di 15,00 euro. Ma qual è il prezzo di tanta bellezza,come il Colosseo patrimonio Unesco dal 1980?