Che emozione!! Si sta avvicinando la tanta attesa festa di S.Rosa, la patrona di Viterbo.
S. Rosa incarna tutta la forza… tutta la passione e tutto l’Amore dei viterbesi. S. Rosa, il cui nome è anche un bellissimo fiore, aveva una grande forza interiore… era una vera forza della natura… un vero uragano. Infatti nonostante i suoi problemi fisici nella sua brevissima vita si è dedicata sempre ad aiutare i poveri… i bisognosi e a predicare la parola di Dio.
I festeggiamenti iniziano il 2 settembre, il giorno prima del trasporto della Macchina di Santa Rosa e a Viterbo vi è grande euforia… tutti i viterbesi si uniscono in questa grande fede per S. Rosa.
Come ogni anno il 2 settembre viene organizzato il tradizionale Corteo Storico che è composto da oltre 300 figuranti che indossano bellissimi e sontuosi costumi storici e da 130 bambini chiamati “Boccioli di S. Rosa”.
I festeggiamenti iniziano alle 12.00 in Piazza del Plebiscito dove si svolge la cerimonia di consegna ai figuranti del Corteo Storico della “Mazza Argentea” che rappresenta il simbolo del potere temporale del Papato, da parte della sindaca di Viterbo, dott.ssa Chiara Frontini.
Poi alle 17.30 il Corteo Storico parte dal Santuario di Santa Rosa e sfila per le vie del centro raggiungendo la Cattedrale di Piazza San Lorenzo e da qui, alle 18.00, con i facchini che trasportano il cuore di S.Rosa, tutta la processione si avvia a ripercorrere di nuovo il centro di Viterbo e ritornare nel Santuario dove ci sara’ il saluto e la benedizione del Vescovo.
Il 3 settembre invece vi è il trasporto della Macchina di Santa Rosa, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio Immateriale dell’Umanità che si chiama sempre “Gloria”.
Consiste in una lunga torre illuminata da fiaccole e luci elettriche. E’ realizzata in metalli leggeri e vetroresina ed è alta quasi 30 metri e pesante 5 tonnellate.
Viene sollevata e portata a spalla da un centinaio di uomini robusti detti Facchini di Santa Rosa per le stradine e le piazze del centro di Viterbo immerse in un suggestivo buio nel quale solo la Macchina risplende illuminata.
Tutto commuove… tutto viene avvolto in qualcosa di mistico.. tutto per omaggiare la Santa patrona di Viterbo.
Commovente le parole dei facchini… le loro grida e la sequenza dei loro comandi fino ad arrivare al comando tanto atteso “Facchini di Santa Rosa, sollevate e fermi!” Questa è la “mossa” e con una forza immensa la Macchina si alza verso il cielo di colpo..è un’emozione forte e unica vedere la torre della santa alzarsi, sostenuta dalle braccia e dalla schiena dei facchini. Poi ritorna in posizione normale e inizia il suo cammino verso il santuario con il comando “Per Santa Rosa, avanti”..un sentiero in salita e fatto di corsa..
L’inno alla santa è cantato da tanti viterbesi..un motivo semplice, ma che per Viterbo rappresenta la fede, la volontà, il sacrificio e la luce che vince le tenebre.
Che la rosa che brilla nel cielo lassù
ti protegge con gli angeli blu
Evviva S. Rosa.
L’anno scorso mi è stato impossibile venire ma l’ho immaginata e mi sono commossa come adesso e ho sentito per un attimo un fresco e tenue profumo di rose.. è S.Rosa.
Quest’anno non mancherò… donero’ alla Santa due delle mie meravigliose bambole che colleziono… ne ho attualmente 500. Evviva S.Rosa.