Ci fu un tempo in cui anche ad Alessandria si poteva fare il bagno, si ci abbronzava e si mangiavano gustosi cartocci di pesce fritto.

Siamo nel dopoguerra quando le rive del fiume Bormida erano luoghi di villeggiatura degli alessandrini poveri e le baracche sul Bormida erano il punto di incontro ideale.

La prima baracca si trovava a ridosso del ponte di mattoni della statale per Ovada, 500 metri dopo il casello autostradale di Alessandria sud. La seconda vicino al ponte di ferro della linea ferroviaria Alessandria-Genova. La più famosa la baracca Nastasia.

La domenica era praticamente impossibile parcheggiare l’auto da quanta affluenza di gente c’era: venivano serviti buonissimi salamini di vacca bolliti o alla brace, panini con salame o panini con acciughe e bagnetto. Ma anche le alborelle appena pescate e fritte, oppure gli stricc, piccoli pesci simili alle alborelle.

Oggi di queste baracche restano solo rovine immerse nella vegetazione. Tanti sono gli alessandrini che, passando vicino a quei luoghi con la bicicletta, ricordano col magone le magiche vacanze sulle rive del fiume Bormida.

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