“Fantasmi” di Angela Kosta è una poesia intensa e coinvolgente che affronta il tema delicato della droga e dei suoi devastanti effetti sui giovani. Attraverso immagini potenti e parole toccanti, l’autrice dipinge un quadro cupo della realtà in cui molti giovani si trovano intrappolati, soffocati da scelte distruttive e influenze negative.

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Invecchiare nell’Ombra dei Fantasmi: Una Poesia sulla Droga che Distrugge i Giovani

Recensione:

Il poema evoca una sensazione di angoscia e disperazione attraverso il suo uso di metafore e similitudini, descrivendo i fantasmi che emergono dai “miseri castelli di sabbia” rappresentando le illusioni e le promesse vuote offerte dalla droga. L’immagine dei vulcani semispenti fa eco alla potenziale esplosione di problemi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti.

Le parole dell’autrice rivelano l’avidità e l’indifferenza dei consumatori di droga, descritti come “sciacalli affamati” che divorano l’innocenza e la gioventù degli individui. L’uso di immagini viscerali crea una sensazione di disgusto e ribrezzo, enfatizzando la brutale realtà dell’abuso di droghe.

L’elemento più toccante della poesia è la menzione delle madri che vedono i propri figli cadere vittima della droga. Questa parte della poesia richiama il dolore e la disperazione delle madri che lottano impotenti per proteggere i loro figli dagli effetti distruttivi delle sostanze stupefacenti.

La poesia oscilla tra oscurità e speranza, rappresentata dalla “luce trasparente” che avvolge la dolceamara realtà. Questa luce sembra essere una fiamma tenace di speranza che brucia nella lotta contro la droga e le sue conseguenze. La poesia ci invita a riflettere sulle scelte che facciamo e sull’importanza di affrontare il problema delle droghe per proteggere le generazioni future.

In definitiva, “Fantasmi” affronta con franchezza e poesia la triste realtà della droga che invecchia prematuramente i giovani, lasciandoci una profonda riflessione sulla necessità di cambiamento e di supporto nelle comunità afflitte da questa piaga.

FANTASMI, di Angela Kosta

Orribili fantasmi
provenienti dai miseri castelli di sabbia
inferno ben nascosto
affogato dal cratere dei vulcani semispenti
dove giace l’innocenza
la fragilità della giovinezza invecchiata.
Cibo di sciacalli affamati
preda con occhi orrendi, sanguigni
sbavando e leccando i baffi del loro possedere,
brindato la vittoria d’acquisto
delle anime perdute nella sofferenza…
Ridendo di gusto…
Saltando di gioia…
Ignorando le lacrime raccolte
sulle mani della Vita
screpolate come il loro cuore,
distrutta senza pietà
sotterrando i sogni dei figli,
cercando invano la salvezza,
affrontando l’ululare
delle innumerevoli ombre oscure
invitando a ballare a piedi nudi
con i pugni congiunti
sotto un cielo sbagliato
cerchio aperto della terra solcata,
amando disperatamente
ciò che Dio ha donato.
E continua la danza del fallimento totale
del presente
temendo l’indomani,
sorseggiando senza tregua
dal calice rovesciato
le ultime gocce del veleno sparso
offerto volentieri dai fantasmi viventi,
dimenticandosi,
negando,
non rispettando l’amore delle loro stesse madri
involucro nel proteggere la cosa più sacra
che esiste su questo mondo.
Si ritirano insaziabili
appariscenti fantasmi nella notte fonde,
spariscono nell’immediata tempesta
avvolti dal mantello dell’odio
orrore,
spoglie scure come i loro pensieri
presentandosi indegni
di uno sguardo accecante, fulminante.
Dolceamara
avvolta dalla luce trasparente,
negli occhi di tutte le Madri dell’universo,
grida di continue lotta
lanciando messaggi di grande speranza.