Nel suo delicato articolo intitolato “Pensieri e Parole… Foglie Morte,” Maria Cristina Buoso offre al lettore un’opportunità di immergersi nell’atmosfera mutevole dell’autunno attraverso il filtro dei suoi pensieri e delle sue parole. L’autunno è una stagione di transizione, un momento in cui la natura si prepara al riposo invernale, ma porta con sé anche un senso di malinconia per l’arrivo dell’inverno.

Foto Perxels

“L’Autunno e la Malinconia delle Foglie Morte: Riflessioni di Maria Cristina Buoso”

Le parole di Buoso evocano l’immagine delle prime foglie che cadono dagli alberi, formando un tappeto dorato che copre strade e viali. Questa immagine è emblematica del cambiamento stagionale, segnando la fine dell’estate e il passaggio all’autunno. Le foglie morte diventano una metafora della natura in transizione, ma anche del nostro attaccamento ai ricordi delle stagioni passate.

Nel suo articolo, l’autrice esprime apertamente la sua nostalgia per l’estate che sta volgendo al termine. Parla della luce del sole che la sveglia al mattino e del calore che lascia sulla sua pelle. Queste sono le sensazioni che spesso ci mancano quando l’autunno arriva, con il suo clima più fresco e le giornate più corte.

La transizione dalla luce all’oscurità, menzionata dall’autrice, cattura la sensazione di perdita che l’autunno può portare. Il bisogno di recuperare maglioni e cappotti dagli armadi diventa simbolico del passaggio alla stagione fredda.

L’articolo di Maria Cristina Buoso è una preziosa riflessione sulla natura mutevole delle stagioni e sul modo in cui queste transizioni stagionali possono risvegliare sentimenti di malinconia e nostalgia. Ci invita a contemplare il ciclo senza fine delle stagioni e a riconoscere la bellezza e la poesia in ogni fase del nostro anno.

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