Il mio destino è composto da piccole schegge,

i cui frammenti forse si incastreranno,

le geometrie del mio cuore

respingono ogni cedimento

nella ricerca di un ritmo puro,

singolare,

nudo.

Il mio destino è solitario,

freddo,

incompleto.

Un palloncino rosso forse mi salverà.

Mi osservo allo specchio, forse mi riconosco:

il mio Io si guarda vivere,

vede in sé una personalità ripiegata su se stessa,

una vita vana e assurda,

in un irreale e vorticoso susseguirsi di sottili analogie.