il cantico arrossato della casa azzera
nel pudore la più nuda espressione al
principio d’ogni era e s’era amore uno
stupore ché l’infinito bagliore nel viso
del nome è un piccolo girasole l’orma
d’incontrarsi con le labbra nell’aurora
a lato la parola un abbraccio avvicina
di noi tremando nel silenzio il verso e
le ciglia delle mani l’odore negli occhi
e sulla ferita la tenerezza del cuore la
privatissima domanda e tutto il resto
dai vicoli spiovuti al seno d’un andare

*

cade lieve l’alba di maggio
e ha odore di pane il vento
che piano sale dai sogni e
tu padre che sogni sorridi
per un bacio sussurrato di
nascosto da una figlia che
crede farti cielo nella casa

*

s’addormenta la bocca della luna sulla
spalla dell’aurora un tremito ha lieve il
mattino dalla guancia del silenzio orla
il tempo e il suo mistero com’è di Dio il
roseto nascosto nel nido della pioggia

testi tratti da “nell’ora dell’aurora” , Italic peQuod, 2023. Prefazione di Elio Grasso