(AREZZO)

Preoccupa l’ondata di violenza che vede giovani e giovanissimi protagonisti di aggressioni ai danni dei loro docenti e che appare ,rispetto all’anno precedente, superiore del 111%.

Che ci fossero studenti ribelli e qualche volta fortemente aggressivi,non era certo una novità; negli ultimi anni, complici un certo permissivismo e un crescente malessere giovanile del desiderio di esibizionismo, a tutti i docenti è capitato di trovarsi alle prese con atteggiamenti di sfida e di prevaricazione. Raramente si era giunti tuttavia ad uno scontro fisico o a vere e proprie minacce.

Ora,invece,è quasi giornaliera la notizia di aggressioni ai danni dei docenti; solo nella settimana precedente abbiamo assistito all’accoltellamento lunedì di una docente di sostegno di un centro di formazione professionale di Varese, al ferimento, martedì, di un alunno in un istituto del Milanese e, mercoledi a Reggio Calabria all’aggressione di un insegnante di scuola media da parte del padre di un alunno che era stato  ripreso dal docente per il comportamento.

Da inizio anno, 28 aggressioni ai danni dei docenti : circa 1 a settimana.

Qualcuno è finito in ospedale con ferite da arma da taglio e ha scampato per un pelo di essere ucciso.

Il 7 febbraio scorso durante il “Question time “alla Camera  con il presidente il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara si e parlato di violenza a scuola e si è rilevato come questa sia indice anche della perdita dei valori del rispetto verso i docenti e la cultura in genere e di come la scuola sia impotente a istaurare il senso civico e civile in alcuni ragazzi se non coadiuvata dalle famiglie.

La modesta remunerazione,lo scarso prestigio sociale, lo stress e  le aggressioni verbali e fisiche stanno dando origine tra i docenti ,dirigenti scolastici e personale, alla “sindrome da burnout” che si manifesta con ridotta capacità di concentrazione, stanchezza, insonnia, irritabilità, sbalzi d’umore, disturbi gastro-intestinali ,mal di testa  e vertigini.

Il ministro Valditara ,su proposta del deputato Rossano sasso ,ha proposto al vaglio del Senato la modifica di norme  del codice penale per sanzionare chi esercita violenza ,offende o minaccia pubblici ufficiali, come sono anche docenti, dirigenti e personale scolastico. L’Avvocatura di stato affiancherà gratis i docenti offesi ,mentre un genitore colpevole di lesioni potrebbe rischiare una pena di anni di detenzione. Se la condotta non sarà almeno sufficiente, scatterà la bocciatura o la non ammissione agli esami di stato, mentre per una sospensione di 2 giorni l’alunno sarà coinvolto in attività di riflessione e approfondimento, con più giorni si dovrà dedicare ad attività sociali