" La tessitrice delle onde "
Penso a lei la tessitrice
è passata inosservata
ed alla sua smorfia mimata
in un mezzo sorriso
La vidi smerigliare arabeschi
di nuvole bianche di Taffettà
e la sentii mentre cantava
mormorando un'antica nenia
e nessuno si rese conto.
Tappezzò quel cielo appeso
dal contorno buio e nero
dagli spazi vuoti, misurandone
longitudine e latitudine.
Con un filo di ragnatela cucì
le crepe aperte nelle pareti
ricamando con cura le parole
con il linguaggio delle dita.
Nessuno si rese conto, solo
in quel momento compresi
e mi resi conto che aveva creato
una mappa di vita che segna
ed insegna.
II suo nome è Aracne, ma io
che la vedo come un'alba Boreale
la chiamo Dea, figlia di quel Mare
che solo ne conosce le onde.
Roberta Calati